LE CHIESE DI VILLANOVAFRANCA
Parrocchia San Lorenzo Martire![]() foto di Giampaolo Bardi
La chiesa di San Lorenzo è l’edificio religioso più importante presente nell’abitato di Villanovafranca. La facciata tripartita è rivestita semplicemente da intonaci color crema. Ha un impianto a croce latina con navata unica, con quattro cappelle laterali dedicate a San Giuseppe, alla Madonna della Salute, a Santa Vitalia e al Sacro Cuore. L’interno si presenta in stile tardo-rinascimentale, sottolineato dall’utilizzo di elementi classici come lesene, capitelli corinzi, decorazioni fitomorfe a rosetta. Nei bracci del transetto vi sono gli altari dedicati a San Lorenzo e alla madonna del Rosario. Il primo impianto della chiesa risale al 1591 come attesta il concio centrale della volta gotico-aragonese che riporta anche l’effige del santo; al 1773 si deve far risalire l’ampliamento voluto dal rettore F. Senis. Di particolare importanza l’arredo marmoreo del 1789, opera dell’artista G.B. Spazzi, che consta dell’altare, della balaustra, del pulpito e del fonte battesimale. Nel transetto sono presenti l’organo del XIX sec., ampiamente rimaneggiato, e la tela attribuita a G. Altomonte, raffigurante la Vergine, santi e Anime del Purgatorio. Nell’Abside si trova il coro ligneo perfettamente conservato ed il pezzo più antico della chiesa: la campana bronzea recante la scritta “S.Laurentii ora pro nobis A.D. MCCXX” con la raffigurazione del Santo e del Crocifisso. Attigua all’abside è la sacrestia con volta affrescata (XIX sec.), con lavabo marmoreo del 1705 e con un tipico armadio-confessionale. scheda dal sito monumenti aperti San Sebastiano![]() La piccola chiesa di San Sebastiano sorge nel centro di Villanovafranca, nell’odierna via xx Settembre. Le sue origini risalgono al XVII secolo circa, anche se non si hanno notizie precise al riguardo. È antica la devozione al Santo come attesta una delle gemme pendule della “Capilla Major” di San Lorenzo dove è raffigurato il Santo. La sua ubicazione centrale fa pensare che forse, anticamente, il paese si sviluppa limitrofo al luogo di culto, mentre la chiesa di San Lorenzo doveva risultare un po’ periferica. La sua facciata è adornata da un portale d’ingresso classicheggiante in pietra calcarea, risalente al XVII secolo, avente ai lati due colonne con capitelli corinzi e un timpano spezzato che sovrasta l’architrave con nicchia a conchiglia e cariatidi laterali. La pianta è a croce latina, al suo interno vi è una sola navata con transetto, nel quale si trovano due altari lignei con statue, dedicati a Santa Lucia e all’Immacolata Concezione. L’altare maggiore, con gradini in espansione verso l’alto, è ligneo e di manifattura locale, con una nicchia centrale ospitante la statua del santo, con due colonne scanalate laterali, e una cimasa con una cartella in cui sono effigiati gli emblemi del santo. La statua lignea è alta 120 cm. e rappresenta un giovane dal volto idealizzato, di autore sconosciuto ma sicuramente locale, è databile al XVIII secolo. Altro particolare interessante dall’altare è il piccolo tabernacolo che si presenta come una struttura architettonica semi-ottagonale in legno intagliato e dipinto. Al centro è posto lo sportello dipinto con serrature cruciforme in argento, anche questo risalente al XVIII secolo. Interessanti sono il piccolo organo posto nel braccio destro del transetto, del XIX secolo, e l’alzata di mobile con cassettiera in legno intagliato di pregevole fattura, conservata nella sacrestia vecchia ascrivibile al XVII-XVIII secolo.
scheda dal sito monumenti aperti San Francesco da Paola![]() La chiesa di San Francesco da Paola fino al 1910, era dedicata in realtà al culto della Santa Caterina Martire e Vergine. Questa notizia permette, attraverso i Libri della Parrocchia del Paese, e i “Libri dei Defunti” custoditi nella curia di Oristano di ipotizzare che la chiesa esistesse già attorno alla metà del XVII solo. Nel 1670 del Libro dei Defunti, si parla della chiesa di Santa Caterina Martire riguardo ad un lascito testamentario dove il Reverendo Mijuel Bernardo aveva espressamente richiesto di lasciare una certa quantità di grano alla chiesa. Nel 1801, Monsignor Francesco Maria Sisterne vi si recò in visita pastorale. Egli riportò notizie interessanti sulla presenza dei Padri Minimi che risiedevano nello Hospicio, e su alcune statue di Santa Caterina e di San Francesco da Paola. Ne consegue che allora erano presenti nell’edificio le due opere lignee probabilmente di fattura catalana. Poiché già dal 1787 i Padri Minimi di San Francesco da Paola avevano l’uso della chiesa intorno al 1907 si cambiò il nome della chiesa passando dal culto della Santa a quello di san Francesco da Paola. Della chiesa antica si è salvata la statua di santa Caterina, attualmente custodita al suo interno. La chiesa di san Francesco si presenta oggi con un impianto planimetrico ad aula coperta da un solaio ligneo su archi diaframma, con presbiterio a pianta quadrata. All’esterno la fabbrica si presenta molto povera, con murature di pietrame calcareo a vista in tutti i lati tranne nella facciata che è invece intonacata. Questa è arricchita da un portone archivoltato con conci di pietra calcarea lavorata a bugnato. Della stessa pietra lavorata è la cornice di coronamento ingentilita da un andamento sinuoso e da terminazioni a ricciolo di gusto barocco. Per quanto riguarda l’interno, purtroppo un intervento di restauro- ricostruzione avvenuto nell’arco degli ultimi 30 anni, dopo che la chiesa era rimasta in totale abbandono per luogo tempo, ha modificato gli archi diaframma interni e una seria di elementi vari impoverendo nel complesso la struttura.
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Le chiese campestri di Villanovafranca
Nostra Signora della Salute
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