LE CHIESE DI VILLAMASSARGIA
Parrocchia Nostra Signora della Nevefoto di Sergio Pianti
Nella parrocchiale di Santa Maria della Neve sono riconoscibili tre fasi costruttive: all'impianto originario (primi decenni del XIII sec.) sono riferibili l'aula tre navate e i tozzi pilastri di derivazione cistercense; a una ristrutturazione successiva di qualche decennio risale l'alzato della navata centrale con le mensole (due recano sculture romaniche) a sostegno della copertura lignea; in una terza fase costruttiva (XVI-XVII sec.) fu modificato, ampliandolo, lo spazio interno, in forme gotico-catalane riconoscibili nella capilla mayor e nelle otto cappelle laterali, quattro per lato, voltate a botte. Fu trasformata anche la facciata che, pur priva dei contrafforti laterali obliqui, segue ancora la tradizione gotico-catalana del prospetto a fronte con coronamento orizzontale ornato di merli seghettati, schema architettonico presente soprattutto nel Meridione dell'Isola. Il prospetto si discosta dalla tradizione gotica per il sapiente uso di un modulo quadrato che conferisce alla facciata proporzioni rinascimentali. Nella liscia superificie muraria, appena vibrata da un sottile pittoricismo giocato sulla sobria differenziazione delle tonalità della pietra trachitica, sono inseriti elementi di archetti polilobati, caratteristici del Gotico fiorito, che, con tutta probabilità, costituivano la decorazione architettonica della più antica facciata. Il portale a tutto sesto, incorniciato da due semicolonne lisce, è sovrastato da un timpano curvilineo spezzato per l'inserimento seriore di una finestra rettangolare che taglia a metà anche il soprastante rosone. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU' http://www.gruppofolkpilar.it/ImonumentiSacri1.htm http://www.sulcisiglesiente.eu/site/dettaglio_fede.asp?index_page=cultura&index_page2=fede&arg=Le%20chiese%20del%20sulcis%20Iglesiente&keyArte=159 http://www.carboniaiglesias.net/comune/aDettagli.asp?nmNtz=Chiesa%20di%20Santa%20Maria%20della%20Neve Nostra Signora del Pilarfoto di Sergio Pianti
San Ranieri a Villamassargia offre un dato non comune nell'architettura medioevale sarda: da un'epigrafe, posta in facciata in alto a s. rispetto al rosone, non solo si ricava la data di edificazione, il 1318, ma si apprende anche il nome del costruttore, Arzocco de Garnas. Della chiesa romanica resta soltanto la facciata, in pietra sedimentaria. Le forme attuali dell'edificio si devono alla ricostruzione tra il XIV e il XVI secolo. All'interno è conservata un'acquasantiera cinque/seicentesca, interessante per la presenza di pesci a rilievo sul fondo. La chiesa ha pianta a navata unica voltata a botte, scandita da tre sottarchi. Il presbiterio, voltato a crociera, è rialzato rispetto all'aula mediante due gradini. L'arco di accesso a sesto acuto è impostato su stipiti modanati, con capitelli il cui decoro ripete motivi ornamentali largamente diffusi nel gotico-catalano. Lungo le pareti laterali delle campate, in semplici rientranze della muratura, sono ricavate delle cappelle, alcune delle quali munite di nicchie. La facciata è divisa in tre specchi. Quello centrale ospita il portale, con stipiti intessuti nella muratura e capitelli con decoro a foglia. Sull'architrave monolitico, di recente inserimento, insistono una lastra modanata e l'arco di scarico semicircolare, ribattuto da un sopracciglio decorato a foglie (analoghe a quelle dei capitelli di stipite ma dal rilievo più accentuato) e impostato su due mensole scolpite rispettivamente con una testa umana e una animale. In asse col portale si trova un rosone lobato dotato di cornice con ornato a foglia. Alla sua sinistra si trova il rombo, internamente liscio, che ospita la citata epigrafe. Al di sotto del rosone una cornice orizzontale a decoro vegetale ospita, al centro, le figure di Eva e del serpente. Lo specchio centrale è concluso da una teoria di archetti a tutto sesto su peducci dall'ornato a foglie; alla sommità è impostato un campanile a vela dotato di due luci ogivali, in asse con il portale e con il rosone. Gli specchi laterali si concludono con archetti a sesto acuto, che seguono il profilo della copertura e poggiano su peducci decorati con motivi vegetali e teste umane. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU'http://www.gruppofolkpilar.it/ImonumentiSacri1.htm http://www.sulcisiglesiente.eu/site/dettaglio_fede.asp?index_page=cultura&index_page2=fede&arg=Le%20chiese%20del%20sulcis%20Iglesiente&keyArte=160 http://www.carboniaiglesias.net/comune/aDettagli.asp?nmNtz=Chiesa%20di%20San%20Ranieri%20intitolata%20alla%20MadonnaPilar Santa Croce (rudere)Fai clic qui per effettuare modifiche.
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Le chiese campestri di Villamassargia
Sant'Isidoro, San Nicola (rudere), San Giorgio (rudere)
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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