LE CHIESE DI VIDDALBA
Parrocchia Madonna di Pompeifoto dal sito la mia sardegna
La chiesa fu costruita nel 1958 su progetto dell’architetto Antonio Simon. All’esterno, davanti al portone dell’ingresso principale, presenta un grande porticato, con cinque archi a tutto sesto. Sempre sul prospetto principale, sopra una finestra che sovrasta il porticato, alcune piastrelle in ceramica, opera di Giuseppe Silecchia, rappresentanti la santa titolare. Fino a pochi anni fa, in posizione laterale vi era una torre campanaria, demolita intorno al 1980, perchè pericolante. Attualmente (2012) grazie all'intervento dell'Ente Pubblico, sono in corso le pratiche per la costruzione di una nuova torre campanaria, situata sul lato opposto rispetto a quella originaria. Normalmente la festa si svolge la seconda domenica di maggio. Appartengono alla parrocchia, oltre alle chiese urbane della Madonna del Rosario, San Leonardo e San Giovanni battista, anche le chiese campestri di San Salvatore a Tungoni, San Gavino di Petra Maina, Madonna della Pace a Gjuncana, San Sebastiano a Gjagazzu, Mater Purissima a Li Reni, tutte in territorio del comune di Viddalba. Non lontana dal paese anche la chiesa medioevale, ormai diroccata di Santa Maria Maddalena. Delle altre chiese esistenti in tempi passati nelle vicinanze dell’attuale centro abitato (San Michele, San Simplicio e San Benedetto) praticamente non esiste più alcuna traccia. scheda dal sito gallura e anglona fotoblog San Giovanni BattistaLa chiesa di S. Giovanni Battista si presenta come uno primi impianti romanici di questa parte dell’Isola, quasi come diretta esperienza delle fabbriche di S. Gavino a Porto Torres e S. Maria del Regno ad Ardara. Dell’impianto originale restano i muri perimetrali, scanditi da robuste paraste angolari, che mostrano come la chiesa si presentasse ad aula unica chiusa posteriormente da abside semicircolare e suddivisa al suo interno da una serie di cinque colonne per parte che reggevano delle arcate che, nelle descrizioni ottocentesche, erano rette da capitelli tutti di forme diverse, forse il prodotto dello spoglio di alcuni edifici di età classica dato che in questa zona doveva sorgere il centro romano di Tibula. Le navate laterali come quella centrale erano coperte da una struttura in legname. Costruita da Alberto maester, come riporta l’epigrafe che si trova alla base dello stipite del portale settentrionale, la chiesa mostra chiaramente nella sua concezione costruttiva estremamente regolare, con conci perfettamente squadrati di grandi dimensioni e messi in opera con particolare cura, una forma e una funzione basilicale. L’illuminazione doveva provenire in origine dalla stretta monofora aperta nel catino absidale e dai due oculi posti nelle navatelle, e da una serie di monofore che si aprivano nei muri della navata centrale. Il tutto creava all’interno ricercati effetti di penombra. È ancora possibile annotare come il catino dell’abside, che si imposta direttamente nella parete orientale della navata, delimitato da un arco trionfale con una cornice semplice a gola dritta con listello, fosse in origine affrescato, probabilmente con l’immagine del Cristo pantocratore. Secondo alcuni studiosi la chiesa, per riferimenti stilistici del tutto diversi dalle altre chiese romaniche dell’Isola nelle quali si denota una preponderanza degli elementi stilistici e costruttivi lombardi, caratterizzati da gusti più pittorici e decorativi, nacque richiamando la chiesa lucchese di S. Alessandro che sorse nella città toscana intorno alla metà del XI secolo. Le decorazioni della chiesa di S. Giovanni Battista, la sua morfologia basilicale e la sua tecnica costruttiva ha spinto diversi studiosi ad identificare in questo edificio la primitiva sede della diocesi di Ampurias, superando la concezione ottocentesca del riconoscimento in questo medesimo luogo di una comunità monastica mai attestata nella documentazione. Una serie di considerazioni che si sposa agli elementi stilistici e morfologici che la pongono all’ultimo trentennio dell’XI secolo.
scheda dal sito ssardinia PER SAPERNE DI PIU' http://galluraeanglona.fotoblog.it/archive/2010/09/28/chiesa-di-san-giovanni-battista-viddalba-ss.html Nostra Signora del Rosariofoto di Antonello Salis
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Le chiese campestri di Viddalba
Mater Purissima, Nostra Signora della Pace, San Gavino, San Leonardo, San Salvatore, San Sebastiano, Santa Maria Maddalena (rudere)
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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