LE CHIESE DI MONSERRATO
Parrocchia Sant'Ambrogiofoto di Sergio Pianti
E' dedicata al santo patrono di Monserrato che si festeggia appunto il sette dicembre. Si tratta di un edificio gotico-catalano la cui datazione può essere compresa tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI. Nel 1983 i lavori di restauro hanno restituito alla facciata l'originale aspetto architettonico. L'interno è suddiviso in tre navate, la centrale ampia e alta è composta da vari pilastri che si uniscono in archi a forma di ogiva. Le navate laterali sono costituite da coperture dette a botte. Nel 1920 sono state aperte ai lati dell'arco trionfale due nicchie che ospitano all'interno i simulacri di Sant'Ambrogio e San Giuseppe. Nella navata centrale è presente un pulpito, realizzato in marmo e collocato intorno alla metà del 1800. scheda dal sito del comune di monserrato PER SAPERNE DI PIU' http://www.parrocchiasantambrogiomonserrato.it/ http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=18306&v=2&c=2488&c1=2123&t=1 http://www.prolocomonserrato.it/monumenti Parrocchia Santissimo Redentorefoto di Sergio Pianti
Dall'aspetto moderno tipico delle chiese costruite dopo la seconda guerra mondiale, risale infatti al 1955 quando ne fu posta la prima pietra. E' costituita da una sola grande navata. Particolare la torre campanaria che svetta alta al fianco della chiesa per un'altezza di ventisei metri. Ha avuto di recente un significativo restauro. scheda dal sito del comune di monserrato PER SAPERNE DI PIU' http://chiesaredentore.altervista.org/SS_Redentore.html Parrocchia San Giovanni Battista de La Sallefoto di Francesca Mallus
La chiesa di S. Giovanni Battista, situata in via Seneca davanti a un enorme cortile, è una grande struttura in cemento armato, realizzata in un moderno stile geometrico. Nella facciata, dalle forme tondeggianti e alleggerita da finestrelle ogivali con vetrate decorate, è posto il portone d'ingresso, preceduto da una breve scalinata. Sul lato sinistro della chiesa è stato realizzato il campanile in cemento armato a base quadrata, abbellito a metà altezza da finestre vetrate decorate e nella torre campanaria da aperture con arco a tutto sesto scheda dal sito sardiniaportal.net PER SAPERNE DI PIU' http://www.parrocchialasalle.it/wp/?page_id=86 Santa Maria de Paulisfoto di Sergio Pianti
Si hanno notizie della chiesa dedicata alla vergine di Montserrat, fin dal secoloXII. Successivamente con l'avvento dei colonizzatori aragonesi il culto della Vergine di Montserrat arrivo anche in Sardegna, tanto che in molte delle chiese dedicate a Santa Maria venne inserito il nome della vergine di Montserrat. E' costituita da una pianta a croce greca con cupoola centrale ascrivibile al secolo XIX. Dopo la seconda guerra mondiale la facciata fu suddivisa in tre ordini orizzontali da marcapiano. A llivello inferiore troviamo al centro il grande portale rifatto dalo scultore monserratino Gianni Argiolas, e ai due lati due lesene. Al livello intermedio un rosone centrale cieco ed ai lati due nicchie con cerchi superiori. Al livello più alto un semplice rilievo indicante le lettere M e V riconducibili al nome della Santa Maria Vergine. Normalmente è chiusa, ma viene riaperta durante il mese di Settembre pe ri festeggiamenti in suo onore. All'interno troviamo oggi numerose opere dell'artista monserratino Gianni Argiolas fra le quali il "Dipinto della Processione", realizzato insieme ad Augusto Loi ed ai ragazzi della bottega artistica, posizionato alle spalle del Simulacro scheda dal sito del comune di monserrato PER SAPERNE DI PIU' https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10200633313688997.1073741859.1044736262& San Valerianofoto di Sergio Pianti
La chiesetta di San Valeriano, detta anche Oratorio, avrebbe dovuto assolvere alla funzione di cappella privata della famiglia Spiga, la quale la fece erigere nel terreno di sua proprietà, dirimpetto alla casa di abitazione padronale. Dopo una lunga e spinosa controversia con il parroco pro tempore dr. Raimondo Barra, la suddetta famiglia ottenne il nihil obstad dall’Ordinario Diocesano. La prima pietra fu deposta il 24 Ottobre 1906 dall’Arcivescovo di Cagliari Mons. Pietro Balestra che il 5 Maggio del 1910 consacrò la chiesa, il simulacro di San Valeriano, i paramenti, gli arredi sacri e le due campane sistemate nel campanile a vela. Al suo interno, una lapide reca incisa la seguente epigrafe: “D.O.M. SANCTO VALERIANO M. SUIS SUMPTIBUS-SACELLUM HOC RITA SERRI-VALERIANUS SPIGA-PASCHALA SERRI DICARUNT A.D. 1907” (A Dio Ottimo Massimo a San Valeriano M(artire), Rita Serri, Valeriano Spiga, Pascala Serri, a proprie spese, dedicarono questa cappella nell’anno del Signore 1907). La chiesa è caratterizzata da una semplice facciata di forma quadrangolare divisa, nella parte centrale, da una cornice ornamentale di colore bianco. Al di sotto si apre, racchiuso da una cornice, il portale d’ ingresso in legno intarsiato e di forma leggermente arcuata, mentre superiormente è posto un oculo vetrato di forma circolare. Sopra il terminale piano arricchito da una bella cornice modanata, si trova il campanile a vela sormontato da una croce, con bifora ogivale e dotato di due campane. Nell’altare di marmo si conserva il simulacro di San Valeriano. Nella chiesa è ospitato anche il simulacro di San Lorenzo che, per le celebrazioni agostane, viene traslato in processione nella chiesa campestre omonima. Vi si custodisce, inoltre, il cocchio che trasporta San Lorenzo, il quale fu commissionato e pagato da Valeriano Spiga, alla cifra di lire duemila. scheda dal sito monumenti aperti PER SAPERNE DI PIU' http://www.prolocomonserrato.it/monumenti San Filippo (scomparsa)La chiesa di San Filippo è scomparsa. Ignota l'ubicazione. L'Anonimo del 1916 suppone che nella stessa piazza della chiesa della Beata Maria Vergine fosse ubicata la chiesa di San Filippo. La sua esistenza storica è provata dagli atti della Causa Pia di Monserrato dove si legge che nel 1622 il procuratore della chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio e delle altre chiese, certo Antonio Cadoni, nella partita di scarico annota di aver pagato soldi 10 al muratore per"aver addobbato e incalcinato 5 cappelle e aver addobbato tutta la teulada di San Filippo". Nel 1650 il procuratore della parrocchiale e delle chiese, certo Giovanni Antonio Pichau dichiara di aver corrisposto a Giovanni Maria Pichau soldi 3, denari 6 per "accomodar la chiesa di San Filippo".
Nel 1846 era certamente in piedi perché il canonico prebendato della villa di Pauli - Pirri, can. Efisio Muscas, afferma che "nella chiesetta filiale di San Filippo anticamente si celebravano le feste". Nella sacrestia della chiesa della Madonna di Monserrato si conserva, tra le altre, una piccola, antica statuetta lignea che attesta il culto per questo Santo. scheda dal sito della pro loco di monserrato San Sebastiano (scomparsa)Scomparsa di recente, restano solo pochi ruderi che hanno consentito di ricostruirne le proporzioni di chiesetta filiale. Notizie certe della sua esistenza sono reperibili negli atti della Causa Pia di Monserrato conservati presso l'Archivio Arcivescovile di Cagliari, dove risulta la spesa di 2 soldi e 10 denari pagati dal procuratore della parrocchiale e delle altre chiese, Giovanni Antonio Pichau, a tale Giovanni Maria Pichau "por accomodar la Iglesia de S.Sebastian". In un'altra annotazione, risulta che il suddetto procuratore pagò 1 soldo e 2 denari ad Ignazio Espiga per la riparazione della "y lola de San Sebastian". Infine, sempre la Causa Pia, riporta che nell'anno 1650, il già più volte citato procuratore, pagò tale Francesco Rosso, "campanero", 15 soldi per "accomodar" la campana di San Sebastiano.
A partire dal 2 Luglio del 1824, la chiesa di San Sebastiano fu adibita a sede scolastica in quanto "il locale è sufficientemente comodo" secondo una relazione sulle scuole elementari della Sardegna, datata Cagliari 3 Maggio 1847, conservata presso l'Archivio di Stato di Cagliari ed ancora nel 1846, interdetta e ridotta a scuola, secondo quanto riporta una lettera conservata presso l'Archivio Arcivescovile di Cagliari, inviata dal can. prebendato della villa di Pauly-Pirry, Efisio Muscas, all' Arc. di Cagliari. Agli inizi del Novecento, la chiesetta riacquistò la sua funzione naturale in quanto l'arcivescovo di Cagliari non rilasciò più il nulla osta. Di notevole esisteva una pila per l'acqua santa corredata di dieci piccole rose, di cui 6 in rilievo, ed un bel rosone nel fondo. Vi si leggeva l'epigrafe: 1705. S. PILONI posta tra due uccelli, allusivi al cognome scolpitovi. Di questa pila, portata dalla parrocchiale di Sant'Ambrogio, non si ha più notizia. scheda dal sito della pro loco di monserrato Sant'Antonio (scomparsa)La chiesa di Sant'Antonio è scomparsa. Ignota l'ubicazione. L'Anonimo del 1916 asserisce, gratuitamente, che nella stessa piazza della chiesa della Beata Maria Vergine, esisteva la chiesa di San Filippo poi detta, più comunemente, di Sant'Antonio. Tale affermazione non trova riscontro in altre fonti; a conferma di ciò, esiste una prova negli atti della Causa Pia di Monserrato conservati presso l'Archivio Arcivescovile di Cagliari: nel 1650, mentre al foglio 102 v., il procuratore Giovanni Antonio Pichau paga peraccomodar la chiesa di San Filippo, nello stesso anno, al foglio successivo (103 v.) si legge che lo stesso procuratore ha pagato Ignazio Spiga per tante tegole per accomodar la chiesa di Sant'Antonio 'y lola de San Sebastianosoldi 1 denari 2. Un'altra prova che documenta il culto per quel Santo nella sua chiesetta, è la presenza nella sacrestia della chiesa della B.V. di Monserrato di una piccola, graziosa e certamente antica statua omonima.
Non esistono altre prove in merito. scheda dal sito della pro loco di monserrato |
Le chiese campestri di Monserrato
San Lorenzo
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