LE CHIESE DI SORSO
Parrocchia San Pantaleofoto di Antonello Salis
La parrocchiale di San Pantaleo, intitolata al patrono del paese, fu edificata nel 1836 dal sassarese Antonio Cano nello spazio in cui sorgeva l'antica parrocchiale, di cui riutilizzò i materiali. La facciata era quasi terminata nel giugno del 1840 ma l'improvvisa scomparsa del progettista, tre mesi più tardi, provocò un rallentamento dei lavori. L'incarico di portare avanti la fabbrica venne affidato agli architetti sassaresi Francesco Agnesa e Angelo Maria Piretto, ma numerose interruzioni e dispute caratterizzarono il proseguo. Seppur non ancora terminato, l'edificio venne aperto al culto nel 1856. La chiesa si ispira a canoni neoclassici. Presenta una pianta centrale imperniata su un'ampia cupola emisferica ma con l'asse trasversale leggermente più corto di quello longitudinale, ulteriormente prolungato dal profondo presbiterio absidato. Quattro cupolette ellissoidali coprono i vani agli angoli dell'edificio mentre nel vano presbiteriale trova spazio un'altra cupola emisferica. Oltre allo scenografico gioco dei profili delle cupole e della torre campanaria, costruita solamente nel 1899, l'esterno è caratterizzato dall'andamento sinuoso delle absidi e dalla bianca facciata, a due livelli, scandita da lesene e coronata da un fastigio curvilineo. Le nicchie accolgono statue degli Apostoli, dello stesso Cano, mentre nei nicchioni all'interno dell'edificio sono collocate statue in stucco raffiguranti gli apostoli realizzate da Salvatore Demeglio e datate 1858. Il San Pantaleo di Sorso è considerato, nonostante alcune incoerenze imputabili alle travagliate vicende costruttive, il massimo raggiungimento del frate architetto sassarese. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU' http://www.labillellera.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15&Itemid=124 Parrocchia Santa Monicafoto Antonello Salis
Vergine di Noli Me TollereLa Chiesa, di impianto seicentesco, è caratterizzata dalla facciata (realizzata in tempi più recenti) in cui si alternano lastre di marmo scuro e travertino. Si trova nella parte settentrionale del centro abitato.
All'interno è custodito il simulacro della Vergine, detta appunto del noli me tollere. La costruzione della Chiesa (e di una piccola cappella, con lo stesso nome, situata fuori del paese) va ricondotta a un episodio che costituì l'occasione per il catalizzarsi del fervore e della religiosità popolare. Secondo il racconto, poi tramandato nei secoli, il 26 Maggio 1208 la Vergine apparve a un muto che stava raccogliendo della legna vicino al mare (nel luogo detto "Rena Bianca"), e lo invitò a tornare in paese e a riferire a tutti di questo incontro, perché i sorsesi tornassero sul luogo a prenderla. Il muto obbedì, tornò in paese, si presentò ai sacerdoti e alle autorità e, gesticolando, riuscì a far comprendere che aveva qualcosa di straordinario da comunicare. In quell'occasione riacquistò anche miracolosamente la parola. Tutti accorsero sul luogo, ma al posto della Vergine fu trovata una statua della Madonna col Bambino, che fu portata via e collocata nella Chiesa di San Pantaleo. Ma il giorno dopo la statua scomparve, per essere ritrovata presso un ulivo vicino. Tutto il paese accorse in processione e la riportò al santuario. L'episodio si ripeté poco tempo dopo: quando la statua della Vergine fu ritrovata, alla base riportava anche un'iscrizione in cui c'era scritto appunto noli me tollere, cioè "non portarmi via". A quel punto i Sorsesi compresero che la Vergine voleva un santuario, una sede stabile. Si cominciò a edificare così la Chiesa di Noli me tollere che venne ultimata dopo appena un anno. Nel santuario venne data collocazione definitiva la statua, tuttora situata sull'altare maggiore. Su una parete della Chiesa si può scorgere il frammento di un'iscrizione marmorea che secondo la tradizione sarebbe quella trovata secoli addietro ai piedi della statua. Qui il paese celebra l'episodio dell'apparizione e tutti i miracoli conseguenti. scheda dal sito spazio in wind sorso PER SAPERNE DI PIU' http://www.perfettaletizia.it/annuncio/sorso/servizio.htm http://www.labillellera.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15&Itemid=124 Nostra Signora d'ItriaAnnessa al Convento dei Frati Antoniani (oggi sede comunale) la Chiesa della Vergine d'Itria è mutuata dalla sassarese Chiesa di San Pietro di Silki.
La facciata è scompartita da lesene e da fasce, presenta il timpano arcuato e, come quella di Sassari, una finestra centrale illumina l'ambiente soprastante all'atrio; attraverso un bel portale ligneo intagliato, si entra nella navata, coperta da un'ampia volta a botte lunettata, che termina con un profondo presbiterio. Mediante arconi, parte a tutto sesto e parte a due centri, si aprono cappelle laterali di diversa profondità. scheda dal sito la billellera Sant'Annafoto di Antonello Salis
Picolla, ma graziosa, è la Chiesa di Sant'Anna; disposta fra due strade d'angolo, ha sul fianco grossi contrafforti in corrispondenza di due diaframmi arcuati che reggono gli spioventi del tetto a capanna. Elegante è l'altare ligneo dorato; Di fronte all'ingresso laterale è una cappelletta che ospita un altarino. scheda dal sito la billellera |