LE CHIESE DI GUASILA
Parrocchia Beata Vergine Assuntafoto di Sergio Pianti
L'attuale parrocchiale di Guasila sorse nel XIX secolo, sull'area di una chiesa più antica, della quale restano il settecentesco campanile e alcuni arredi. La nuova chiesa venne eretta, su progetto, risalente al 1839, dell'architetto cagliaritano Gaetano Cima, tra il 1842 e il 1852 ad opera dell'impresario Cosimo Crobu. Per la realizzazione del progetto, il Cima tenne conto dei dettami contenuti ne I quattro libri dell'architettura del Palladio, dove la pianta circolare viene indicata come la più adatta ai luoghi di culto, e si ispirò a modelli quali il Pantheon diRoma e la torinese chiesa della Gran Madre di Dio. La chiesa venne inaugurata il 15 febbraio 1852, con la benedizione del rettore Francesco Ignazio Melas, parroco di Guasila. Il 13 febbraio 1903 il tempio venne consacrato dall'arcivescovo Berchialla. Nel 2002, in occasione del centocinquantesimo anno dall'inaugurazione e alla vigilia del centenario della consacrazione, l'arcivescovo Ottorino Pietro Alberti eresse la chiesa parrocchiale di Guasila a Santuario diocesano. scheda da wikipedia PER SAPERNE DI PIU' http://nuke.parrocchiaguasila.it/Home/tabid/485/language/it-IT/Default.aspx Il Rosariofoto di Sergio Pianti
Santa Luciafoto di Sergio Pianti
La piccola chiesa di Santa Lucia vergine e martire sorge nel centro storico del paese, nell’omonima via. La sua ubicazione centrale ne attesta l’importanza tra le chiese filiali. Il primo impianto dell’edificio risale, verosimilmente, alla seconda metà del Seicento. La facciata con terminale piano è sovrastata da un ampio campanile a vela; sopra il semplice portale, decorato con due mensole a modiglione, vi è una piccola finestra di foggia ellittica. L’interno è scandito da due archi ogivali a diaframma che ripartiscono il peso della copertura lignea. Nella parete destra si aprono due arcate, forse in origine pensate come cappelle, che immettono in una sorta di navata laterale frutto di un ampliamento successivo. La chiesa funse da parrocchia succursale durante il lungo periodo di costruzione della nuova chiesa parrocchiale progettata dal Cima. Nel lato sinistro si trova la sacrestia con un piccolo portale che ripropone il modello dell’ingresso principale. Un’ampia finestra ad arco mistilineo è posta sopra la parete posteriore, rinforzata all’esterno con dei poderosi contrafforti. Dell’antico altare si conservano solamente le tre nicchie ricavate nella muratura. Gli arredi sono andati quasi tutti dispersi ad eccezione dell’acquasantiera in pietra, priva del fusto, risalente al periodo di costruzione della chiesa, mentre quella in marmo, posta nell’ingresso secondario, è stata ricavata in un frammento di balaustra settecentesca in marmo. Il monogramma della Madonna, murato sotto la nicchia centrale dell’altare, probabilmente è un elemento di spoglio proveniente dall’antica chiesa parrocchiale. Negli anni Sessanta del secolo scorso l’edificio versava in stato di degrado e minacciava di crollare, così nel 1975, grazie al contributo dei cittadini di Guasila, è stato oggetto di un intervento risolutore. scheda dal sito della parrocchia |
Le chiese campestri di Guasila
Nostra Signora d'Itria, San Mauro (rudere), Sant'Anastasia (rudere), Santa Giusta (rudere)
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]