LE CHIESE CAMPESTRI DI CASTELSARDO
Concattedrale Sant'Antonio AbateLa preesistente chiesa di Sant’Antonio Abate venne ampliata tra il 1597 ed il 1606 a seguito del trasferimento della sede vescovile a Castelsardo e le venne conferito il titolo di Cattedrale.
L’interno è prevalentemente gotico, ma ha subito numerosi rifacimenti che ne hanno modificato l’aspetto originario. Nella struttura convivono assieme stili diversi: l’intervento secentesco in particolare ha conferito all’edificio una struttura a navata unica, con volta a botte ribassata e cappelle laterali su contrafforti, mentre l’abside è quadrangolare con volta a crociera. L’edificio venne completato nel 1727 con la costruzione del matroneo e con l’altare finemente decorato dedicato a Sant’Antonio, patrono della Città, nella testata del transetto. Il campanile non venne costruito, ma ricavato direttamente da una torre delle mura antiche, originariamente un faro, la cui cupola è stata successivamente ricoperta con piastrelle policrome. La Cattedrale ospita alcune opere del pittore anonimo denominato Maestro di Castelsardo: tra queste spicca la Madonna in trono col Bambino collocata sull'altare maggiore, facente parte di un retablo smembrato di cui altre parti superstiti si trovano nel Museo Diocesano, ospitato nelle cripte della Cattedrale. Gli ambienti sono arricchiti da arredi lignei, altari barocchi e statue, risalenti al Sei-Settecento. Pregevole una delle cappelle laterali intitolata a San Filippo Neri, con intagli e decorazioni policrome; la cappella della Vergine è invece coperta da cupolette ottagone con le pareti lastricate di azulejos, le mattonelle maiolicate di cultura arabo-spagnola. Sopra l’entrata è il bellissimo organo a canne settecentesco con ante decorate, considerato il più bello della Sardegna. Meritano notevole attenzione anche il pulpito ligneo e gli stalli intagliati del Coro, realizzato da Jaume Camilla nel 1765. scheda dal sito castelsardo turismo PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Concattedrale_di_Sant'Antonio_abate Parrocchia Sacra Famigliafoto di Sergio Pianti
Chiesa in costruzione dal 1992, sul colle di Ispighìa, in posizione panoramica, che domina tutto il centro abitato e il porto turistico di Frigianu. Architettura imponente e moderna in cemento armato, nelle sue forme può essere paragonata all’antica rocca dei Doria, situata sul colle opposto. La nuova chiesa, oltre che un luogo di culto, dovrebbe diventare anche un centro di attività sociali per i nuovi quartieri di Li Russi, Lu Pozzu, Lu Monti di la Marina e Colle di Frigianu. scheda dal sito gallura e anglona fotoblog Santa Maria delle GrazieLa medievale Chiesa di Santa Maria delle Grazie è molto particolare: priva di facciata, ha l’ingresso curiosamente situato sul lato destro dell’edificio, al centro di tre ampie arcate di pietra trachitica e calcarea. L’interno è ad una navata con altare maggiore neoclassico collocato nell’abside, che custodisce un Ecce Homo tra due nicchie con statue di santi. La chiesa è arricchita da altari minori lignei in stile barocco come il pulpito e da un’antica statua di San Francesco posta nella cantoria. La cappella con volta a crociera e capitelli scolpiti accoglie il crocefisso trecentesco del Cristo Nero. Il Cristo Nero è un crocefisso fra i più antichi in Sardegna, risale al 1300 ed è chiamato Lu Cristu Nieddu per via del colore che il legno di ginepro ha assunto nel tempo. Era ritenuto miracoloso e veniva portato in processione tutte le volte che le calamità si riversavano sulla Città. La Chiesa è stata Cattedrale agli inizi del ‘500, ma quando perse il titolo divenne sede dell’oratorio della confraternita di Santa Croce, che custodisce la tradizione del Lunissanti, rinomata festa tradizionale castellanese. La processione inizia infatti da questa chiesa, dopo che è stata celebrata la messa sull’altare del Cristo Nero.
scheda dal sito castelsardo turismo PER SAPERNE DI PIU' http://galluraeanglona.fotoblog.it/archive/2012/07/31/chiesa-di-santa-maria-delle-grazie-castelsardo-ss.html Il PurgatorioPiccola e semplice cappella del XVII secolo, situata nel cuore del centro storico a pochi metri dalla cattedrale di Sant’Antonio abate. Nelle memoria storica locale la chiesa di Lu Pulgadoriu è legata al culto dei morti; qui infatti si svolgevano le veglie funebri e venivano conservati i resti dei defunti, tanto che localmente è chiamata “l’Ossaia”.
scheda dal sito gallura e anglona fotoblog |
Le chiese campestri di Castelsardo
Santa Maria di Salasciu, San Giovanni Battista, Sacro Cuore
[per saperne di più www.chiesecampestri.it]
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