LE CHIESE DI DECIMOPUTZU
Nostra Signora delle Graziefoto di Sergio Pianti
La chiesa della Madonna delle Grazie risale al XVI secolo, lo schema planimetrico gotico-catalano, era composto da una navata centrale, presbiterio sagrestia e campanile a pianta quadrata. Nei secoli successivi sono state aggiunte le cappelle laterali di foggia tardo gotica ed altre, settecentesche, con volta a botte. Vari interventi si sono susseguiti per limitare il degrado statico della chiesa. Tra il 1987 ed il 1991 si realizzano degli interventi che modificano profondamente la spazialità della Chiesa in maniera tale da rendere quasi illeggibile la struttura originaria. Nel corso del 900 la facciata ed il campanile sono stati oggetto di interventi che ne hanno progressivamente impoverito le linee compositive ed i rapporti proporzionali fra le diverse parti. L'intervento di restauro ha teso a reintegrare l'immagine originaria. Sono stati conservati e consolidati tutti gli elementi formali e materiali originali, integrati da porzioni di cornici ed elementi simili a quelli distrutti. la chiara distinzione dei nuovi materiali da quelli antichi, con l'uso di una pietra artificiale dichiaratamente moderna, associato ad un diverso trattamento superficiale, fuga qualsiasi dubbio e ambiguità sul falso storico. Inoltre i materiali e le tecniche adoperate, rendono possibile la reversibilità dell'intervento. scheda dal sito ortupillola.it PER SAPERNE DI PIU' http://www.dexipuzzus.it/notizie-e-testimonianze-storiche-delle-chiese-di-decimoputzu/ San Giorgio MartireLa prima notizia documentaria della chiesa di San Giorgio risale alla fine dell'XI secolo ed è contenuta in un documento che ne sancisce la donazione, da parte del giudice di Cagliari, ai monaci vittorini di Marsiglia. I monaci la ricostruirono in forme romaniche, su una più antica aula di culto.
L'edificio preesistente, con pianta a croce latina, era costituito da un'unica navata con abside adE. Al suo interno, in un ambiente a S dell'aula, era collocata una vasca battesimale di forma quadrata (m 0,65 di lato) rivestita di intonaco, confrontabile, per dimensioni e tecnica di lavorazione con quella individuata nell'area sottostante la chiesa di San Giovanni Battista di Nurachi. La pavimentazione in fase con la vasca riutilizzava frammenti di un mosaico databile al III secolo d.C., recuperati, con buona probabilità, da un edificio pubblico localizzato nelle vicinanze della stessa chiesa. Non sono stati recuperati reperti utili ad inquadrare cronologicamente le fasi di utilizzo del sito, così come non è stata individuata nessuna sepoltura legata all'edificio di culto. La chiesa ed il battistero possono, tuttavia, essere assegnati al VI secolo e sono riferibili ad un insediamento posto lungo il X miglio della via "a Karalibus Sulcos", come indica il nome del centro moderno, riferibile all'antico toponimo "Ad Decimum (milliarium)". La chiesa romanica ha pianta trinavata ed è andata incontro a pesanti modifiche. Della fase d'impianto resta solo la facciata, in pietra calcarea, sormontata da campanile a vela. L'aula venne ristrutturata nel XVI secolo, quando la chiesa fu pure dotata di un polittico pittorico. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU' http://www.dexipuzzus.it/san-giorgio-un-monumento-sacro-a-decimoputzu/ http://www.comune.decimoputzu.ca.it/index.php/conoscere-il-paese/chiese/2-non-categorizzato/60-chiesa-di-san-giorgio |
Le chiese campestri di Decimoputzu
San Basilio
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