LE CHIESE DI ITTIREDDU
Parrocchia Nostra Signora inter MontesIl nostro paese anche se piccolo è ricco di numerosi monumenti di grande rilevanza storica, artistica ed archeologica. Tra i più importanti è da ricordare la chiesa parrocchiale dedicata alla Vergine Immacolata. Purtroppo le notizie che ci sono pervenute sulle sue origini sono molto poche e lasciano un grande mistero sulla storia di questa bellissima chiesa. Il simulacro della Madonna è stato ritrovato diversi secoli fa da alcuni pastori in una valle denominata "Badde Tuva" ai piedi dei tre monti: Zuighe, Lisiri e Ruiu. Probabilmente l'origine del nome Intermontes dipende proprio da questa circostanza.
Il ritrovamento della statua risale ad un'epoca incerta: si racconta che alcuni pastori nello scappare forse da qualche pericolo per rifugiarsi nei monti, pensarono di nascondere la statua all' interno di una nicchia simile ad una tomba, per far si che non venisse danneggiata. Nell' archivio parrocchiale il primo documento che contiene la dicitura "Chiesa Parrocchiale Nostra Signora Inter Montes", fa riferimento ad un atto di battesimo celebrato in lingua latina e risale al giorno 11 febbraio 1678. continua la lettura... Santa CroceNel centro storico del paese troviamo la piccola chiesetta di Santa Croce. Anche come Sant’Elena è di origine bizantina ed ha subito numerose modifiche. Risale al periodo dell’alto medioevo, presenta una navata unica con tre absidi, una centrale più grande e due laterali decisamente più piccole.
L’impianto originario era costituito da una struttura a croce greca, cioè la forma della croce aveva tutti i lati della stessa lunghezza e presentava una sola abside. Intorno al XII secolo ci fu un primo allungamento fino ad arrivare alle dimensioni attuali. Con queste modifiche si è passata da una forma a croce greca a quella latina, cioè due lati più corti. La facciata risale al XV secolo, invece il campanile a vela è del secolo XVII. La chiesa ha una copertura a botte nel senso che ha la forma di un arco, tipica dei bizantini. Ricoperta di tegole risalenti all’epoca tardo romana. All’interno all’altezza dell’ abside centrale sono presenti i rostri che simboleggiavano l’iconostasi bizantina. Sempre all’interno, lungo,la navata centrale sul lato sinistro si può notare un piccolo foro,il quale si pensa potesse servire per gettare all’esterno le acque utilizzate durante le celebrazioni. Con i lavori di manutenzione effettuati intorno agli anni 80 si sono scoperte numerose sepolture sia all’interno che all’esterno della chiesa. In atto di morte del 1780 viene raccontata una circostanza molto diffusa in quell’ epoca. Un certo Lorenzo Solinas per scappare alla giustizia si rifugiò all’interno della chiesa, le autorità non potendolo arrestare gli confiscarono i beni. Morì dentro la chiesa dove ricevette tutti i sacramenti e venne sepolto al suo interno. Qualche anno fa alla presenza del vescovo Monsignor Sergio Pintor, del parroco Don Pieluigi Sini, del sindaco Gavino Apeddu, e di tanti fedeli venne consacrato l’altare della chiesetta di Santa Croce. scheda dal sito della parrocchia di ittireddu PER SAPERNE DI PIU' http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=18074&v=2&c=2488&c1=2126&t=1 http://ilmulinodeltempo.blogspot.it/2013/01/la-chiesa-di-santa-croce-ittireddu.html |
Le chiese campestri di Ittireddu
San Giacomo, Sant'Elena (rudere)
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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