LE CHIESE PARROCCHIALI DI CAGLIARI
Cattedrale Santa Maria Assunta o Santa CeciliaLa chiesa intitolata a Santa Maria venne elevata a Cattedrale della città dopo la conquista e il successivo abbandonodi S. Igia nel 1258, capitale del Giudicato di Cagliari, dove aveva sede l'Episcopio.
Dell'impianto medioevale originario permangono soltanto il campanile a sezione quadrata, i bracci del transetto con le due porte laterali di schema romanico (quella meridionale) e la cosiddetta "cappella pisana", dedicata al Sacro Cuore e posta a sinistra del presbiterio quadrangolare. In posizione simmetrica rispetto alla cosiddetta "cappella pisana" sorge un'altra elegante cappella trecentesca, dedicata alla "Sacra Spina", edificata secondo i moduli stilistici gotico aragonesi. La prima trasformazione della Cattedrale avvenne tra il 1664 ed il 1674 ad opera dell'architetto genovese Domenico Spotorno, che rifece completamente l'interno ampliandone la superficie. In questa occasione le due cappelle medioevali vennero coperte e nascoste. Ai lavori di restauro parteciparono numerosi maestri scalpellini, autori delle belle formelle che decorano gli intradossi degli archi. Nel 1702 l'architetto Pietro Fossati diede inizio ai lavori di rifacimento della facciata, che venne adattata al gusto barocco dell'epoca e terminata l'anno successivo. Nel 1930, infine, nel corso degli ultimi e definitivi restauri ad opera dell'architetto Francesco Giarrizzo, la chiesa poté recuperare le due cappelle trecentesche nascoste e acquisì l'attuale nuova facciata neoromanica in sostituzione della marmorea facciata barocca. Sotto il presbiterio della Cattedrale, l'arcivescovo Francisco Desquivel fece costruire nel 1618 una cripta-santuario: tre grandi cappelle intercomunicanti parallele, interamente rivestite di marmi intarsiati policromi, per custodire le reliquie dei numerosi martiri cagliaritani riportate in luce a partire dal 1614. scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://www.duomodicagliari.it/ http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Santa_Maria_(Cagliari) http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=18332&v=2&c=2488&c1=2123&t=1 Sant'Annafoto di Mattia Cau
La chiesa barocca di sant'Anna sorge nel cuore del quartiere di Stampace, nel punto in cui originariamente sorgeva un piccolo tempio di epoca pisana che venne demolito per cedere il posto alla costruzione della nuova struttura. I lavori durarono circa 33 anni, a causa di molteplici difficoltà sorte soprattutto per la mancanza di fondi. L'imponente struttura è preceduta da un’ampia scalinata e presenta una facciata in stile barocchetto piemontese e due alti campanili dietro i quali si ergono tre cupole di varie dimensioni. All'interno vi è un’unica navata molto vasta e luminosa, circondata da quattro cappelle laterali; un bellissimo altare in marmo policromo e l'altare maggiore che ospita una statua in marmo di Sant’Anna. L’edificio venne gravemente danneggiato, e in parte distrutto, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, per poi essere ricostruito e reso fruibile ai fedeli. scheda dal sito cagliariturismo.it PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Collegiata_di_Sant'Anna Sant'EulaliaE' una delle più antiche chiesa del quartiere Marina, costruita in stile gotico-catalano, e intitolata alla patrona di Barcellona dai Catalani che avevano appena conquistato la città. Venne modificata diverse volte fino alla costruzione dell’attuale facciata, risalente al XX secolo; all'interno presenta una navata unica con volta a stella.
Nel 1990, durante il restauro della sagrestia, venne scoperto un pozzo profondo 16 metri e colmo di detriti. Vennero quindi eseguiti degli scavi che portarono alla luce una porzione della città antica, tra cui una strada lastricata di epoca romana alla quale si sovrappose un'altra strada di epoca medievale. Sono stati portati alla luce anche i resti di un tempietto, un colonnato e vari ambienti sempre di epoca romana, successivamente riadattati nel periodo medievale. Alla chiesa è annesso il Museo del Tesoro di S. Eulalia, dove vengono custoditi paramenti e opere sacre di artigiani sardi dal XVI al XIX secolo. scheda dal sito cagliariturismo.it PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant'Eulalia http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=18304&v=2&c=2488&c1=2123&t=1 http://www.ilportalesardo.it/archeo/cacitta_4.htm San Giacomofoto di Sergio Pianti
La chiesa sorge nel cuore del quartiere di Villanova, affiancata dai due oratori tardo secenteschi. L'aspetto originario dell'edificio è mutato notevolmente nel corso dei secoli. Le prima notizie risalgono al 1346, riferibili con tutta probabilità ad una chiesa avente un impianto tipico dell'architettura religiosa catalana con navata unica, capilla mayor stretta e rialzata e cappelle laterali. A metà del settecento furono occultate le strutture gotiche catalane e, a partire dal 1838, si iniziò il nuovo prospetto di stile neoclassico su disegno di Gaetano Cima. In seguito ai danni subiti sotto i bombardamenti del 1943, tra il 1948 e il 1953 l'interno della chiesa fu ripristinato. Nei primi anni sessanta sono state rimesse in luce le preesistenti strutture gotiche di alcune cappelle e le aggiunte settecentiste. L'interno è ad una navata con volta a botte rinforzata da archi traversi. Lateralmente alla navata sono situate le cappelle aventi archi sia a sesto acuto sia a tutto sesto, voltate a crociera o a botte. La zona presbiterale è ricoperta da volta stellare a quattro punte. La facciata presenta stilemi dichiaratamente neoclassici: il timpano aggettante che poggia su due coppie di colonne corinzie, il semplice portale sovrastato dal punto luce, le eleganti decorazioni. Il campanile, costruito in due tempi, è a canna quadrata con aperture monofore ogivali. La prima parte era già ultimata nel 1438; la seconda, iniziata nel 1442, ha visto la sua finale sistemazione nel 1990. Sono ancora visibili sul campanile i segni del bombardamento dell'assedio francese del 1793. scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Giacomo_(Cagliari) http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=7517 Santissima Annunziatafoto di Sergio Pianti
L'impianto originale dell'edificio risale al XVI secolo; nel 1643 una bufera lo danneggiò in modo irreparabile, successivamente gli Scolopi ottennero in uso le rovine, ristrutturarono la chiesa ampliandola e, intorno al 1645, la intitolarono alla Santissima Annunziata. Nel 1866 le leggi sulla soppressione degli ordini religiosi portarono alla chiusura del convento e il complesso fu incamerato dallo Stato che lo adibì a caserma dei Carabinieri. Nel 1871 l'arcivescovo Giovanni Antonio Balma ottenne di nuovo l'uso della chiesa. All'inizio del XX secolo, per consentire l'allargamento del Corso Vittorio Emmanuele, si dovette procedere ad alcune demolizioni e fu necessario ricostruire la facciata, terminata nel 1913 nelle forme neorinascimentali che mantiene tuttora; nel 1920 la chiesa fu affidata ai Minori Conventuali e divenne parrocchia, l'arcivescovo Ernesto Maria Piovella la inaugurò nel 1933. All'interno la navata unica è voltata a botte, su di essa si aprono tre cappelle per lato comunicanti tra loro e si conclude con abside semicircolare. La decorazione a stucco è andata perduta a causa delle infiltrazioni di umidità, ma i restauri recenti hanno dato all'insieme un senso di luminosità che amplifica lo spazio. L'altare maggiore, dal disegno classico in marmi policromi, ospita il dipinto raffigurante l'Annunciazione, opera di Giovanni Marghinotti che la eseguì nel 1829. Commissionata dal re di Sardegna Carlo Felice per la chiesa dell'Annunziata, la tela manifesta l'educazione accademica dell'autore: il disegno accurato, i colori luminosi, elementi appresi grazie al meticoloso esercizio su modelli settecenteschi. Di particolare interesse il Crocifisso ligneo di ignoto scultore campano della seconda metà del XVIII secolo, nella cappella a destra del presbiterio; l'altare marmoreo oggi intitolato a San Francesco d'Assisi e collocato nella terza cappella a sinistra; la vasca di un fonte battesimale datata 1761, in marmi policromi, opera di marmorari attivi a Cagliari dall'inizio del XVIII secolo, nella navata centrale. scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://www.ssannunziata-cagliari.it/ http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_della_Santissima_Annunziata_(Cagliari) Beata Vergine del Carminefoto di Sergio Pianti
La presenza dell'Ordine dei Carmelitani nell'isola viene fatta risalire al 1562, quando diedero vita al loro primo convento ubicato nel colle di S.Elia. Le frequenti incursioni barbaresche indussero in seguito i religiosi a trasferirsi più vicino alla città, nell'odierno Viale Trieste, dove eressero, nel luogo di una più antica cappella, il convento e la chiesa. Le bombe del 13 maggio 1943 distrussero quasi completamente il vecchio edificio, in stile gotico catalano arricchito da artistici altari di gran pregio. E' degli anni Cinquanta la sua ricostruzione, che durò circa dieci anni, in uno stile che arieggia quello romanico-pisano. L'interno, arricchito dai mosaici di Aligi Sassu, ha tre navate separate da altre arcate su pilastri, con travature in legno nella copertura di quella centrale. Il paramento interno ed esterno, a tre fasce bicrome, richiama le architetture medioevali. Dell'antica chiesa, annessa al convento, in parte venduto ai privati nel 1886, rimangono frammenti lapidei della cappella Ripoll, che si apriva a destra dell'ingresso: in costruzione nel 1580, era uno dei pochi esempi di architettura tardorinascimentale a Cagliari. Nella Chiesa è inoltre conservata una piccola statuetta in legno della Madonna, le cui origini risalirebbero al XIII secolo e celebrata ogni primo mercoledì dell'anno con i riti religiosi preceduti dalla sua vestizione, nei confronti della quale i cagliaritani nutrono un'antica venerazione. scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Nostra_Signora_del_Carmine_(Cagliari) http://www.araldicasardegna.org/tra_pubblico_privato/madonna_chiesa_del_carmine.htm http://www.traccedisardegna.it/storia-e-cultura/chiesa-di-nostra-signora-del-carmine San Giovanni di DioFai clic qui per effettuare modifiche.
Nostra Signora di FatimaBeata Vergine del Rimedio o San LuciferoLa chiesa parrocchiale fu edificata nel 1646. Il 20-2-1891 fu eretta parrocchia succursale. Il 1-6-1948 parrocchia autonoma. Vi si trova la chiesa di San Saturnino, funzionante fino al 1943, consacrata il 1-4-1119. Sono opere notevoli la Chiesa, un quadro di San Girolamo, una Madonna della Seggiola, il grande altare in legno. 352 Dal 8-9-1920 vi fu parroco il can. Mosè Farci (attualmente ivi tumulato per venerata memoria - nota del compilatore). La festa patronale della Madonna del Rimedio si celebra la seconda domenica di ottobre. (da “Karalis nostra ‘56”) La Chiesa di san Saturnino, dopo 13 anni di chiusura per restauro, è stata riconsacrata da mons. Giuseppe Mani il 30.10.2004. Vi si celebra la Messa domenicale. (nota del compilatore)
scheda dal sito della diocesi di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Luciferohttp://www.comune.cagliari.it/portale/it/scheda_sito.page?contentId=SIT344 http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=18337&v=2&c=2488&c1=2123&t=1 Nostra Signora di Bonariafoto di Giampaolo Bardi
Dedicato alla Madonna, protettrice dei marinai e meta di pellegrinaggi, è costituito da una grande Basilica del sec. XVIII, con facciata moderna, adiacente all'antico Santuario del sec. XIV, unica testimonianza dell'insediamento delle truppe aragonesi durante l'assedio alla roccaforte pisana del Castello. Una colonna segna il punto, in cui, secondo la leggenda, sarebbe stata ritrovata , nel 1370, la cassa gettata da una nave colta dalla tempesta nel viaggio dalla Spagna all'Italia contenente la statua lignea della Madonna custodita nell'altare maggiore. Nell'interno, di particolare interesse, la tavola che ritrae la Madonna del Cardellino, parte di un retablo smembrato risalente al XVI sec. attribuita a Michele Cavaro. Presso la Sagrestia del Santuario, si trova una raccolta di modellini d'imbarcazioni d'epoca e di ex - voto offerti nei secoli della devozione dei marinai. scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://www.bonaria.eu/public/index.php http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Nostra_Signora_di_Bonaria http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=18289&v=2&c=2488&c1=2123&t=1 Santa Luciafoto di Sergio Pianti
Santi Giorgio e Caterinafoto di Marco Serra Landis
L'antica chiesa dedicata ai Santi Giorgio e Caterina, comunemente detta "dei Genovesi" sorgeva nel quartiere di Marina nell'area oggi occupata da Zara. Edificata a partire dalla fine del XVI secolo per volere dell'Arciconfraternita dei Genovesi, nel 1943 fu danneggiata in modo irreparabile durante i bombardamenti. L'Arcivescovo Paolo Botto benedisse la prima pietra nel 1958 e nel 1964 la chiesa fu aperta al culto. Progettato dagli architetti Marco piloni e Francesco Giacchetti, l'edificio presenta originali linee stilistiche: pianta centrale su cui s'impostano alte arcate ellissoidali dalle quali partono i brevi corpi che, raccordandosi al centro in una piccola lanterna, originano all'interno un ampio spazio scandito dalle nervature della struttura. Sul portale d'ingresso vi è lo stemma marmoreo di Genova recuperato dall'antica chiesa. Le quattro grandi vetrate colorate raffigurano scene e simboli della passione di Cristo e sono opera di Rolando Monti; decorano le pareti le pitture ad olio eseguite da Dino Fantini, con la Madonna che protegge Genova, Il martirio di Santa Caterina, San Giorgio che uccide il drago e infine, i confratelli in abito da cerimonia che contemplano il progetto della nuova chiesa sulle rovine della vecchia. All'interno alcuni frammenti e arredi della chiesa antica: sul portale la lapide del 1596 che ricorda la posa della prima pietra; ai piedi dei pilastri i lampioni in legno dorato usati nelle processioni; nella seconda cappella a destra il grande Crocifisso ligneo opera del genovese Anton Maria Marigliano, attivo tra il XVII e il XVIII secolo; sull'altare maggiore il tabernacolo con la portina in argento del XVII secolo; infine, la cappella a sinistra del presbiterio, custodisce una piccola statuina in corallo detta la "Vergine di Adamo" all'interno di una raggiera modellata dallo scultore e ceramista bosano Federico Melis. scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://www.santigiorgioecaterina.it/?page_id=1830 http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_dei_Santi_Giorgio_e_Caterina http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=19358&v=2&c=2488&c1=2123&t=1 Santissimo Crocifissofoto di Sergio Pianti
PER SAPERNE DI PIU' http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=154809 San Pio Xfoto di Sergio Pianti
“La parrocchia di San Pio X fu eretta canonicamente con Bolla di S.E. Mons. Paolo Botto Arcivescovo di Cagliari. L'erezione della parrocchia di San Pio X rientra nel grandioso piano pastorale di assistenza spirituale alla città che dopo il secondo conflitto mondiale si è estesa vertiginosamente, piano che S. Eccellenza ha affrontato dopo il suo ingresso in diocesi. La Bolla Arcivescovile di erezione ebbe la sua efficacia anche davanti allo Stato che riconobbe l'avvenuta fondazione canonica con decreto di S.E. il Presidente della Repubblica del 19 giugno 1958”. continua la lettura... San Bartolomeofoto di Sergio Pianti
La Chiesa sorge nell'omonima piazza, ai piedi del colle di Sant'Elia, nel borgo che, come documenta Giovanni Spano (1861), fu sede nel corso dell'Ottocento del Bagno Penale, la prima colonia penitenziale dell'Isola. I galeotti venivano utilizzati soprattutto per l'estrazione del sale. Nel XVII sec. sorsero due chiese: quella dedicata alla Vergine di Lluc (1679) è ora scomparsa e rimane a sua memoria solo il toponimo; l'altra fu intitolata a San Bartolomeo, santo venerato a Barcellona, la cui devozione fu appunto incoraggiata dagli spagnoli. L'edificio, sorto a metà del '600, era a navata unica con copertura lignea poggiante su archi a diaframma a sesto acuto. Al XVIII secolo risale l'inserimento nella facciata di gusto tardogotico di un portale in stile barocchetto piemontese, che riutilizzava l'originario arco di scarico. Nel 1678, col lascito della nobile trapanese Rosalia Genovès, fu aperta una cappella sul fianco sinistro, a pianta ottagonale sormontata da cupola, nella cui balaustra marmorea furono riportati i blasoni della famiglia. Il retablo in legno dorato (fine XVII - inizi XVIII secolo), che occupa il fondale della cappella, è opera di intagliatore locale e ospita il simulacro ligneo della Madonna di Trapani, copia seicentesca del modello marmoreo del 1300 conservato nel santuario siciliano. Del grandioso retablo dell'altare maggiore rimane la pala raffigurante il Martirio di S. Bartolomeo (Giovanni Mazzini, romano, 1650), il riquadro sommitale col Padre Eterno, e i due semitimpani (Predicazione di S. Giovanni Battista e Miracolo della donna cananea). Dello smembramento del retablo avvenuto nel 1950, sono rimaste solo due colonne tortili e due angeli-acroteri. Pregevole il paliotto dell'altare maggiore in marmi policromi intarsiati, eseguito nel 1767 dalla bottega degli Spazi, commissione del Gremio dei Beccai (macellai), posti sotto la protezione di S. Bartolomeo. scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Bartolomeo_(Cagliari) Sant'Eliafoto di Sergio Pianti
La chiesa di Sant'Elia sorge nella parte vecchia dell'omonimo quartiere, antico borgo di pescatori. Venne fondata nel 1953, ha una struttura moderna con esterno rosa e tetto a capanna. La facciata presenta un atrio con pilastri nella parte inferiore; cinque finestre vetrate e un oculo di forma ottagonale allungata caratterizzano invece la parte superiore. Sul lato destro si trova il campanile a base quadrata, con aperture rettangolari sui lati della cella campanaria e una piccola cupola a guglia, sormontata da una semplice croce. scheda dal sito cagliariturismo.it Beata Vergine della Salutefoto di Sergio Pianti
La Parrocchia "Beata Vergine della Salute" è stata eretta il 1° Gennaio del 1956, dall'allora Vescovo di Cagliari, Monsignor Paolo Botto. E' stata riconosciuta civilmente il 18 Ottobre 1958 e affidata ai Figli di S.Maria Immacolata (FSMI). La Chiesa venne costruita dall'Architetto Macrelli tra il 1963 ed il 1971. L'Icona venerata attualmente all'interno, e che da il nome alla Parrocchia, è stata eseguita nel 1976 da Lucia Porcu e donata all'allora Parroco Padre Erminio Passi. La Pastorale scelta ormai 32 anni fatta dal Parroco Padre Erminio Passi è una "pastorale di evangelizzazione" attravero il Cammino Neocatecumenale. I fratelli che formano le piccole comunità vengono per tappe portati ad avere una fede matura e consapevole. scheda dal sito della parrocchia Santi Pietro e PaoloLa parrocchia è stata eretta canonicamente da Mons. Paolo Botto il 27 novembre 1967 e riconosciuta civilmente il 6 febbraio 1971. Nel periodo in cui fu eretta la parrocchia, prima che fosse edificata la chiesa parrocchiale, fu adibito a chiesa un capannone militare. (da “Un secolo in canonica”, di mons. Giovanni Marras)
scheda dal sito della diocesi di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://www.santipietroepaolo-ca.org/ Sant'Avendracefoto di Sergio Pianti
La chiesa di S. Avendrace, intitolata al vescovo di Cagliari del I secolo dopo Cristo, è situata al centro del viale omonimo, preceduta da un cortile cintato. L'attuale prospetto è caratterizzato da un campanile a vela a due luci che sovrasta una semplice parete nella quale si apre il portale sormontato da una finestra rettangolare. I numerosi rifacimenti dell'edificio impediscono una sicura datazione della chiesa che sorge sul probabile luogo del martirio del Santo. Della fase secentesca della chiesa rimane un disegno del Carmona allegato ad un manoscritto conservato nella Biblioteca Universitaria di Cagliari. La sua storia si confonde con quella del borgo, rimasto separato dal resto della città almeno fino a quando Cagliari cessò di essere piazzaforte militare nel 1866 e venne privata delle mura della Marina. L'interno dell'edificio, ad una navata, è ricoperto da una volta sostenuta da archi diaframma a sesto acuto, mentre le cappelle laterali sono concluse da volte a botte. In prossimità dell'ingresso, sul pavimento, è praticabile un passaggio che immette nella cripta, ambiente ipogeico riferito all'età fenicio-punica. scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant'Avendrace http://www.cagliariturismo.it/it/luoghi/i-luoghi-della-fede-313/chiese-13/chiesa-di-sant-avendrace-122 Medaglia Miracolosafoto di Sergio Pianti
Situata nell'ampia piazza S. Michele la chiesa è preceduta da una scalinata e si presenta come una struttura imponente e moderna, dalle originali forme geometriche, sovrastata da una maestosa cupola esagonale, all'apice della quale è collocata una grande statua dorata della Madonna. scheda dal sito cagliariturismo.it PER SAPERNE DI PIU' http://www.archilovers.com/p53398/MADONNA-DELLA-MEDAGLIA-MIRACOLOSA Sant'EusebioLa chiesa e parrocchia di S. Eusebio è un'imponente struttura moderna, dalle forme abbastanza regolari alla quale si accede attraverso un'ampia scalinata. La facciata è di forma rettangolare ed è caratterizzata da un grande portico, in cui si aprono il portone principale e due porte secondarie. Nella parte superiore presenta una vetrata con vetri policromi disposti a forma di croce. L'interno si sviluppa in un'ampia pianta rettangolare, con presbiterio semicircolare e sopraelevato rispetto alla navata; qui si trova un massiccio altare in bronzo sormontato da un crocifisso. Le pareti laterali sono rivestite in mattoncini rossi e arricchite da immagini sacre.
scheda dal sito cagliariturismo.it PER SAPERNE DI PIU' http://www.parrocchiasanteusebiocagliari.it/ http://www.edculto.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=37462 Sacra FamigliaMadonna della StradaLa Parrocchia fu fondata il 12 febbraio 1973 da don Sergio Pintus, e la Chiesa parrocchiale è stata consacrata da mons. Ottorino Pietro Alberti il 3.12.1988. dedicazione della Parrocchia alla Madonna della Strada è legata al progetto iniziale della Strada Statale 131 che, secondo le intenzioni, sarebbe dovuta passare a ridosso del quartiere. In cima alla chiesa parrocchiale si sarebbe dovuto collocare una statua della Madonna con le braccia aperte, in segno di accoglienza per tutti coloro che transitavano su quella strada, importante nodo di traffico in entrata e uscita da Cagliari.
1977 l'Istituto Autonomo Case Popolari (IACP), consegna i primi 444 appartamenti, e, nel 1978 Don Gianni Manca riceve dallo stesso IACP i locali di via Crespellani (attualmente occupati dalla farmacia), per iniziare a svolgere le attività liturgiche e aggregative della Parrocchia nascente. ad allora le celebrazioni religiose si svolgevano nei pochi appartamenti privati, messi a disposizione dalla generosità degli abitanti. Nello stesso periodo Don Gianni riceve in donazione dal Comune di Cagliari il terreno dove costruire la nuova Chiesa. 1980 iniziano i lavori, e due anni dopo vengono consegnati i locali dove attualmente si trova il salone parrocchiale in via Crespellani. Qualche anno dopo ci fu la posa della prima pietra dell'attuale chiesa. scheda dal sito della parrocchia San Massimiliano Kolbefoto di Sergio Pianti
Spirito SantoSu Planu, situato a nord di Cagliari, nelle immediate vicinanze del rione di Mulinu Becciu e del complesso ospedaliero civile "Brotzu", gravita geograficamente su questa Città ma, per complesse vicende storico amministrative, appartiene al comune di Selargius.La città di Cagliari ha avuto, infatti, uno sviluppo urbano che ha coperto tutto il suo territorio. I comuni limitrofi, ugualmente di grande intensità abitativa, hanno creato insieme quasi una metropoli, in cui non si leggono più i confini amministrativi.
I nuclei urbani di questi ultimi vent'anni hanno una storia di aggregazione agli antichi centri storici, ma anche una propria, com'è capitato a Su Planu. In origine la zona aveva una destinazione agricola, con legami storici con la nobile famiglia valenzana dei Carroz, dalla metà del Trecento ai primi del Cinquecento proprietaria del castello di San Michele, che domina da sud la vista del nostro quartiere. Il territorio, che conta circa 10.000 abitanti, è articolato su una zona pianeggiante ed una su un pianoro che dà il caratteristico nome al quartiere. Fu individuato, fin dagli anni Settanta, come sede abitativa di sviluppo, la cui espansione edilizia, così intensa, ha reso necessario un piano di regolarizzazione urbana. Insieme alle case di tante famiglie si ebbe la necessità, quindi, di avere anche lì una Casa del Signore.E' così che il 25 Dicembre del 1981 il nostro arcivescovo Giuseppe Bonfiglioli fonda la Parrocchia dello Spirito Santo. La data e l'intitolazione non sono casuali, infatti il 25 Dicembre è la Natalità del Signore e il 1981 è il XVI centenario del Concilio Ecumenico di Costantinopoli, occasione nella quale venne affermata la divinità dello Spirito Santo. E' nominato parroco Don Salvatore Scalas, un giovane sacerdote che tornava dall'Africa, dopo un' esperienza missionaria di quindici anni a Nanyuki (Kenia). scheda dal sito della parrocchia San Carlo BorromeoSan Francesco d'AssisiLa chiesa di San Francesco d'Assisi, sita in via Piemonte, nacque come parrocchia facente parte del rione La Vega nel 1952, mentre come struttura architettonica - su progetto dell'ing. Marco Piloni (Roma) - venne realizzata a partire dal 1957 e inaugurata nel 1963. Voluta e ufficiata dai Frati Minori Conventuali, essa è stata creata in continuità ideale con la ben più nota chiesa gotica di San Francesco di Stampace, sorta a partire dal 1274 e divenuta per secoli centro di cultura (con l'annesso Studio conventuale) e di spiritualità (attraverso la liturgia, i gruppi ecclesiali come il terz'ordine Francescano, e l'arte ivi voluta quale facile strumento di trasmissione della fede cristiana e del sentire evangelico - francescano). Controllata nel 1875, le opere d'arte vennero acquisite dallo stato e oggi sono conservate per lo più nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari. La moderna chiesa di S. Francesco, per la sua struttura a pianta quadrata e per il presbiterio di poco elevato ma senza diaframmi, realizza liturgicamente l'unità di famiglia tra assemblea dei fedeli e chi la presiede. Contemporaneamente invita all'elevazione verso il bello e la fede, attraverso i manufatti artistici che ospita e che sono di due ordini: scultorei e musivi. Di Aroldo Bellini (Roma) sono:in bronzo la statua di S. Francesco (facciata); il crocifisso (altare maggiore); le quattordici stazioni della Via Crucis; in marmo le delicate statue di S.Bonaventura, S. Chiara, e i leggiadri Angeli in adorazione dell'Eucarestia o cantori con spariti in mano (altare maggiore). Dell'artista siciliano Franco D'Urso (Catania 1900 - Cagliari 1989) sono invece i vari mosaici realizzati nel 1962, su disegni dell'architetto di Perugina Gina Baldacchini: SS. Trinità e ciclo agiografico di S. Francesco (parete absidale); S.Cuore (altare a destra); Immacolata madre di Dio e della Chiesa (altare a sinistra).
scheda dal sito del comune di cagliari PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Francesco_d'Assisi_(Cagliari) Santa Maria del Suffragiofoto di Sergio Pianti
San Sebastiano Martirefoto di Sergio Pianti
La chiesa di San Sebastiano è un massiccio edificio in stile moderno caratterizzato da forme squadrate. L'ingresso è leggermente rientrato rispetto alla linea della facciata e presenta due portoni con intarsi colorati. Nella parte superiore spicca una semplice croce, ma l'elemento più caratteristico della chiesa è un imponente e atipico campanile, collocato nel piazzale davanti al tempio: è formato da tre colonne che s'innalzano fino a congiungersi; in tale punto è sistemata una cornice quadrata che ospita le campane. scheda dal sito cagliariturismo.it PER SAPERNE DI PIU' http://www.chiesasansebastiano.com/index.php?option=com_content&view=article&id=46&Itemid=28 San Paolo Apostolohttp://www.parrocchiasanpaolocagliari.com/
PER SAPERNE DI PIU' http://www.quartieresanbenedetto.it/le-chiese-del-quartiere/chiesa-di-san-paolo-4/6 Santissimo nome di Mariafoto di Sergio Pianti
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