LE ALTRE CHIESE DI NUORO
Nostra Signora delle GrazieIl 22 ottobre 1679 Francesco Lopez de Urraca, vescovo di Alghero, concedeva a Nicolau Ruju Manca la "permissione di poter fabbricare una chiesa in onore della Vergine delle Grazie di Nuoro". Comincia con quest'atto ufficiale la storia della chiesa delle Grazie, edificio che è da considerarsi tra i più rilevanti della città di Nuoro.
Il santuario, costruito alla periferia dell'abitato, sul pendio che digrada verso la vallata di Mughina, è orientato secondo un'asse N/S e in passato si elevava sopra le modeste abitazioni del rione di Seuna. Attorno alla chiesa sorgevano altri locali, tutti beni che il fondatore nel suo testamento lasciò come patrimonio ecclesiastico; queste proprietà intorno al 1720 passarono ai Gesuiti che vi istituirono una loro residenza. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU' http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=200634 http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_della_Madonna_delle_Grazie_(Nuoro) http://www.portalesardegna.com/are/index.php?inc=nu Santa CroceFai clic qui per effettuare modifiche.
San GiuseppeFai clic qui per effettuare modifiche.
San CarloNel centro del quartiere storico di Santu Predu, sorge la seicentesca Chiesa dedicata a San Carlo Borromeo. Quest'edificio sacro, che venne realizzato nello stile tipico dell'isola, in pietra intonacata di rosa, presenta una facciata lineare, al centro della quale si apre un portale, sormontato da una monofora con arco a tutto sesto.
Sul fianco sinistro del tempio, svettano in modo molto evidente due contrafforti. La torre campanaria, anch'essa di fattura semplice, è costituita da un arco a tutto sesto, limitato da due colonne ed ospitante una campana: il tutto è posto alla sommità della facciata. L'interno presenta pianta rettangolare, ad una navata unica, sulla quale si innesta un transetto, che termina nell'abside. La Chiesa contiene il sepolcro di Francesco Ciusa, il cui capolavoro in copia, La Madre dell'Ucciso, è altresì ospitato a San Carlo Borromeo. A Ciusa è intitolata anche un'iscrizione posta sulla facciata, alla sinistra del portale. Le statue di Santa Lucia e San Francesco sono accolte in due nicchie nella zona in cui è collocata la tomba del Ciusa. Altre statue devozionali,dedicate a San Carlo stesso, alla Vergine ed al Sacro Cuore, si possono ammirare nel presbiterio, cui si accede oltrepassando un arco in pietra. Un pregevole tabernacolo il legno del secolo XVII, è ivi ospitato. Il soffitto del tempio, intonacato di bianco, come anche le pareti interne, presenta diverse volte a botte, separate da archi a sesto acuto. scheda dal sito imonumenti.it Santissimo SalvatoreFai clic qui per effettuare modifiche.
Nostra Signora della SolitudineLa Chiesa della Solitudine, di Nuoro, è una piccola chiesa molto importante e molto conosciuta, non solo dai nuoresi o dai barbaricini, ma da tutti gli appassionati di letteratura, ed in particolare della scrittrice premio Nobel, Grazia Deledda.
All'interno della chiesa infatti, riposano la spoglie della scrittrice sarda, che fu particolarmente legata a questa piccola chiesa, tanto da citarla nei suoi romanzi. Le origini della chiesa, oserei dire campestre, dato che si trova fuori dall'abitato ai piedi del Monte Ortobene, risalgono al seicento, anche se venne più tardi riprogettata da Giovanni Ciusa Romagna proprio per custodire le spoglie di Grazia Deledda. Questo particolare ci viene ricordato da una targa posta all'interno della chiesetta, composta da un'unica navata con un soffitto in travi lignee e un abside semicircolare. Le bianche pareti presentano degli archi con la volta a tutto sesto, all'interno dei quali si trovano le tavole raffiguranti la via crucis. Il bellissimo e pesante portale in bronzo, è invece opera dello scultore sassarese Eugenio Tavolara. La facciata in marmo si presenta sobria e altissima, con un'unica luce rettangolare posta al centro, sormontata da un piccolo campanile. La piccola gradinata, conduce al parchetto adiacente alla chiesa, che risulta essere anche un ottimo punto panoramico dal quale è possibile ammirare la vallata ai piedi del Monte Ortobene, il monte stesso e gran parte del supramonte. scheda dal sito tracce di sardegna PER SAPERNE DI PIU' http://marcocamedda.blog.tiscali.it/2013/03/09/nuoro-chiesa-della-solitudine/ http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=155007 Salvatoris MaterQuando Donna Cristina dei Conti Serra il 15 settembre 1927 lasciava Cagliari per entrare nel Carmelo romano di S. Brigida - ora Regina Carmeli, in via del Casaletto - si portava in cuore assieme alla nostalgia della sua terra, un segreto ed audace desiderio, affidato a Dio solo: ritornare un giorno con altre Consorelle e far fiorire anche in terra sarda il carisma teresiano. La contessina Serra, divenuta con la vestizione religiosa nell'aprile del 1928 Sr. Cristina del Cuore di Gesù, fu inviata nel 1938 come priora al Carmelo di Brescia, una fondazione di Regina Carmeli, in seguito alla morte prematura della fondatrice, M. Maria degli Angeli.
continua la lettura Santa Mariafoto di Francesco Feno
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Le chiese campestri di Nuoro
Santa Maria Maddalena, Nostra Signora del Monte Nero, San Giovanni Gualberto, Nostra Signora di Valverde, Convento Francescano (rudere), Nostra Signora d'Itria (rudere), San Giacomo (rudere)
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