LE CHIESE DI CAPOTERRA
Parrocchia di Sant'Efisio martirefoto di Sergio Pianti
La parrocchia di Sant’Efisio, al centro di Capoterra, è stata edificata su progetto dell’ingegner Francesco Immeroni tra il 1855 ed il 1858, in sostituzione della vecchia chiesa dedicata al patrono che venne eretta, insieme a Villa Sant’Efisio alla metà del 1600. Della vecchia costruzione, voluta dal Torrellas non si conservano tracce, come del resto di tutto il villaggio secentesco. I costi che la comunità dovette sostenere per il luogo di culto furono altissimi (20.000 lire dell’epoca!) ed il comune dovette accendere un mutuo quarantennale. La chiesa ha una pianta a croce latina, ancora riconoscibile; dal portone d’ingresso, inserito in un prospetto a timpano, si accede alla navata centrale, cui si incrocia il transetto, oltre il quale c’è il presbiterio a foggia di abside e al quale si addossano le due cappelle laterali, da quella di destra si accede al campanile. L’incrocio tra navata e transetto è segnalato da una cupola crociata. Cattura l’attenzione l’apparente contrasto tra gli spazi interni, delimitati dalla cupola e dal soffitto a botte, che incitano al raccoglimento, e le linee geometriche esterne che si allungano verso il cielo come il pinnacolo di foggia tardogotica del campanile su cui svetta la croce. scheda dal sito del comune di capoterra PER SAPERNE DI PIU' http://www.isolasarda.com/capoterr.htm http://www.capoterra.net/arte_cultura/chiese/sant_efisio/sant_efisio_intro.htm |
Parrocchia Beata Vergine Madre della ChiesaLa parrocchia della località di Frutti d’Oro, voluta intensamente dalla popolazione della borgata, in continua crescita, venne inaugurata e consacrata il 22 dicembre 2002, ha l’aspetto di una tenda, a ricordo del primo santuario offerto al Signore nel deserto del Sinai, in segno di umiltà, precarietà e sacrificio, necessari per il raggiungimento verso la vera libertà e la gioia dell’unione eterna con il Signore. La forma semicircolare rappresenta inoltre l’abbraccio della comunità intorno all’altare ed anche il tetto è parte del simbolismo, rimanendo relativamente basso sul presbiterio e prendendo un deciso slancio verticale sopra i fedeli, ad esprimere architettonicamente la forza della preghiera che sale verso il cielo. L’ampio presbiterio è quasi una piazza, con la forma di nave rievocante l’Arca di Noè e la barca di San Pietro. L’altare, isolato solo fisicamente, è stato scolpito in un unico blocco di calcare di oltre tre tonnellate ed ha il basamento costituito da una grande croce, attorno alla quale si impostano le lettere che formano la parola CRISTO, che è il vero altare, simbolo del sacrificio; ai piedi sono state collocate alcune reliquie, tra le quali una pietra proveniente dal Monte Calvario ed un frammento del Santo Cenacolo
SCHEDA DAL SITO CAPOTERRA.NET FOTO DAL SITO VIAGGIO IN SARDEGNA PER SAPERNE DI PIU' http://www.capoterra.net/arte_cultura/chiese/madonna_di_lourdes/la_parrocchiale.htm http://www.madredellachiesa.org/storia.html |
Le chiese campestri di Capoterra
Nostra Signora di Lourdes, San Gerolamo, Santa Barbara, Sant'Efisio
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]