LE CHIESE DI ONIFAI
Parrocchia San Sebastiano MartireLa Chiesa di San Sebastiano è la Parrocchiale del Comune di Onifai. Nel libro di Michele Carta “Nell'anno del Signore 1777”, vengono riportate le risposte ad un questionario date dal provicario del paese che nelle sue dichiarazioni sottolinea che la nomina a Parrocchiale della Chiesa di San Sebastiano è avvenuta lontano nel tempo; inoltre la prima Chiesa intitolata allo stesso Santo, in quell'anno, risultava vecchia e interdetta al culto, mentre si ignorava la data di costruzione della nuova che non fu realizzata sulle rovine della precedente.
Il passaggio della Parrocchiale a San Sebastiano avvenne probabilmente nel 1751, come risulta dal registro dei Battesimi a pagina 110 riga 12 dove si legge: “Il 2 marzo 1751, ... battezzato a San Sebastiano”. La nomina a Parrocchiale fu sicuramente preceduta dai lavori di ristrutturazione o meglio costruzione ex novo e fu aperta al pubblico nel 1765.. continua la lettura... San Giorgio MartireSecondo le fonti storiche, la Chiesa di San Giorgio, risale alla fine del XIV secolo e, fino al 1750, è stata la Chiesa Parrocchiale della comunità onifaese; a conferma di ciò sta il fatto che la parte più antica dell'abitato è adiacente all'edificio religioso. La Chiesa in oggetto è presente nei documenti storici della Diocesi di Galtellì.
Nel libro di Pietro Maria Marcello, La Diocesi di Galtellì, quando si parla del censimento immobiliare disposto nel 1491 da Guglielmo Vidal, nella Villa di Onifai fra i beni camerali esistenti alla fine del secolo XV, la Parrocchiale corrisponde alla Chiesa di San Giorgio.Nell'opera di Michele Carta “Nell'anno del Signore 1777”, nella quale vengono analizzate le risposte dei parroci della Diocesi di Galtellì al questionario di Francesco Maria Corongiu, il provicario nel descrivere la vita religiosa e sociale della Villa di Onifai, elenca le Chiese presenti, fra le quali, individua la Chiesa in onore di San Sebastiano come Parrocchiale. Il provicario precisa inoltre che il passaggio della Parrocchia a quella nuova dedica a San Sebastiano deve essere avvenuta lontana nel tempo e che, a quella data, la Chiesa di San Giorgio risulta poco più di una semplice Chiesa, che come tutte le Parrocchiali antiche è utilizzata come cimitero. continua la lettura... Santi Antonio Abate e da PadovaDifficile e complessa risulta una precisa datazione storica dell'edificio, ciò è dovuto alla totale mancanza di documenti originali scritti che testimoniano la nascita di tale struttura religiosa che è senz'altro da annoverare tra le Chiese secondarie della Sardegna.
Un unico documento scritto risalente al 1848 fa riferimento alla Chiesa di Sant'Antonio; si tratta della relazione scritta, in occasione della visita pastorale fatta nei paesi della Baronia, dal Monsignor Varesi, allora arcivescovo di Sassari e amministratore apostolico della Diocesi di Nuoro. Per Onifai, tale documento riportava: ”... la Chiesa maggiore è dedicata a S. Sebastiano, protettore contro la pestilenza ....Le Chiese minori sono, Santa Croce, ufficiata da una confraternita, la Vergine di Loreto, la Vergine delle Grazie, San Giorgio (adibita a cimitero) e S. Antonio di Padova”.La Chiesa è sempre stata la sede delle celebrazioni liturgiche in onore del Santo. La prima, nata in tempi antichissimi come rito propiziatorio per la nuova annata agraria, si celebra il 16-17 Gennaio di ogni anno. I festeggiamenti iniziano la sera del 16 Gennaio (sa die desu Pesperu), con l'accensione e la benedizione del fuoco all'esterno della Chiesa. La seconda è senza dubbio la festa più sentita a Onifai, i festeggiamenti al Santo iniziano il trenta maggio con la tradizionale 'Tredicina' e proseguono fino al 13 giugno giorno conclusivo della festa. Il culmine della festa si ha però il giorno 12, quando si effettua la celebrazione solenne e il simulacro del Santo viene portato in spalle dai fedeli, in processione per le vie del paese. continua la lettura... Santa Crocen un documento del 1490 che riporta i beni camerali appartenenti al Vescovado alla fine del XV secolo, per Onifai si legge: ” … chiese di San Giorgio (Chiesa parrocchiale), San Sisto, San Sebastiano e Santa Giusta …”, la Chiesa di Santa Croce non viene menzionata.
Il primo documento che parla della Chiesa di Santa Croce risale alla seconda metà del 1600. L’atto è contenuto nei famosi “ Quinque Libri”, di battesimo, di matrimonio, di morte, ecc…che si trovano nella Curia Vescovile di Nuoro. In esso di legge: ” …è stato seppellito con grande pompa esterna … era perfino presente la confraternita parrocchiale di Santa Croce …”. Possiamo quindi dedurre che, non essendo menzionato nel 1490 ed essendo citato nel 1600, questo oratorio, officiato nella confraternita di Santa Croce sia stato ultimato nella seconda metà del 1600. A confermare ciò sono serviti recenti studi (M. Carta - Biglietto Speciale per il Paradiso - Nuoro 1991) che hanno fornito documenti e notizie precise sulla fondazione degli oratori. Quello di Santa Croce è quello più antico e risale al 17 aprile del 1689. continua la lettura... Nostra Signora di LoretoDa un documento redatto nel 1777 dal parroco Quirico Sanna, conservato presso l’archivio della Curia Vescovile di Nuoro, risultavano già esistenti, in quel periodo a Onifai, cinque Chiese e, più precisamente, oltre alla Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano, vengono menzionate: la Chiesa di Santa Croce, della Vergine delle Grazie (ora inesistente), della Vergine di Loreto e di San Giorgio per le quali non si conosce né il fondatore né la data di costruzione. Si presume, che la Chiesa della Vergine di Loreto risalga al 1600.
Questa Chiesa ha sempre avuto un ruolo importante per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche, anche perché, in passato, si organizzava ogni anno una grande festa proprio in onore della Vergine di Loreto. Come si evince, dal documento del 1777, su accennato, tale festa veniva organizzata dai gremios. I gremi, oggi scomparsi, erano importanti sodalizi, la cui istituzione precede quella delle confraternite e si colloca presumibilmente verso la metà del XV secolo, ogni gremio aveva un suo santo protettore che festeggiava con grande solennità nella commemorazione religiosa. Per questa ricorrenza, era il gremio degli scapoli ad occuparsi di tutto, dal rito religioso, all’organizzazione delle corse a cavallo, ai canti e balli popolari, che si rinnovavano fino a tarda notte, ogni anno, sul piazzale dell’omonima Chiesa. Oggi la Chiesa rappresenta la sede dell’oratorio della confraternita “ della Vergine del Carmelo”, la cui costituzione risale al 12 ottobre del 1906, come risulta dall’a tto originale conservato nell’archivio parrocchiale. continua la lettura... |
Le chiese campestri di Onifai
San Giovanni Battista, Vergine del Rosario (rudere), San Leonardo (rudere)
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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