LE CHIESE DI SILIGO
Santa Vittoria Vergine e Martirefoto di Giampaolo Bardi
Di foggia rustica, con influenze di stile plateresco, risale alla fine del 1500. L’atto più antico dei registri parrocchiali, un atto di Battesimo, risale al 1628. Subì da allora qualche cambiamento, senza modificare sostanzialmente le primitive strutture: rimase invariato il portale, tipico del tardo barocco, il campanile, di stile spagnolo del 1600, e la facciata. La chiesa di S. Vittoria è stata officiata da Don Ettore Fiocca dal 1913 fino alla sua morte, avvenuta nel 1948, i Silighesi lo chiamavano nonnu Rettore; dal 1941 al 1979 da Don Giovanni Sanna, che chiamavano compare Rettore; dal 1979 al 1985 da Don Giuseppe Villa; dal 1985 al 1991 da Don Gianni Pinna; dal 1991 al 1995 da Don Antonio Cuccureddu, insieme alla Parrocchia di Banari; da Don Salvatore Spina, Parroco di Siligo e di Banari dal 1995. Attualmente (dal 25.09.2005) la chiesa è officiata da Don Antonino Canu. L’Angius nel Dizionario Geografico, Storico, Statistico, Commercialeparla della chiesa parrocchiale di Santa Vittoria e dell’antico cimitero attiguo alla chiesa. Dice anche che Ubaldo de’ Visconti, marito di Adelasia, divenuto giudice di Torres dopo la morte del cognato Barisone, “nel 1239 cadde in grave malattia in questo paese, e mortovi fu sepolto nella chiesa parrocchiale”: ma in quell’anno la chiesa parrocchiale non era Santa Vittoria ma San Nicola, perciò è più giusto ipotizzare che sia stato sepolto presso quest’ultima chiesa. L’ultimo restauro realizzato è quello della facciata, ultimato nel 2005. scheda dal sito del comune di siligo Santa Crocefoto di Paola Di
Forse costruito contemporaneamente alla chiesa di S. Vittoria (fine 1500 o primi del 1600) confina con la Casa Catechistica, con la facciata verso Via Vittorio Emanuele. All’interno vi si trova l’antica Croce per le funzioni della Settimana Santa: di quercia resistente risale alla prima metà del 1800. Nella parte centrale dominava un lampadario in ferro battuto, che fu portato dalla chiesa parrocchiale nel 1955. L’attuale frontone dell’altare è del ‘700: al centro domina un vecchio Crocifisso della fine del 1300. Sono caratteristiche le colonne, lavorate a stucco, che sostengono un timpano in pietra con alla sommità una croce e a fianco due angeli lavorati in gesso. In buone condizioni il tabernacolo. Nel presbiterio c’era un vecchio inginocchiatoio e ora, nel lato destro, c’è il frontone in legno dell’antico pulpito della chiesa parrocchiale (1600). Dietro l’altare, presso il muro dell’abside, sono sistemati due leoni in pietra calcarea, trovati sotto l’altare della Cappella di S. Antonio in occasione dei restauri del 1956. Sull’ultimo gradino a sinistra dell’altare c’è un vecchio Cero Pasquale con un basamento in marmo che risale al 1800. L’ultimo restauro della chiesa si è concluso nel 2004. scheda dal sito del comune di siligo San Nicola (scomparsa)La prima parrocchia di Siligo era ubicata nella parte più elevata del paese, ora denominata Borgo San Nicolò, ed era intitolata a S. Nicola di Bari. Il culto ebbe inizio ai primi del 1000 e ciò è attestato dalle pagine del Condaghe di Sorres del sec. XV. Ivi leggiamo come il vescovo di Sorres, i canonici e i parroci della zona (curatoria del Meilogu) si riunissero spesso in Sa (intro) ecclesia de Santu Nigola de Siloghe per questioni di ordine pastorale, amministrativo, diocesano.
Ai piedi del colle Su Runaghe si estendeva il cimitero; infatti in quei dintorni spesse volte i contadini e i pastori rinvenivano ossa umane, monete e oggetti sacri. La Chiesa di San Nicola fu ufficiata pressappoco fino al 1490, al massimo fino al 1505. Nel Condaghe sono elencati i nomi di alcuni rettori: :: Pinna Irsocho (1341-1350); :: Franziscu de Marongiu (1442-1445); :: Pedru de Serra (1456-1480); :: Juanne Serra e Antonio de Liquiris (1505). scheda dal sito del comune di siligo |
Le chiese campestri di Siligo
Nostra Signora di Mesumundu, San Vincenzo, Santi Elia ed Enoch, San Bartolomeo (rudere), Sant'Antonio (rudere)
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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