LE CHIESE DI ISILI
Parrocchia San Saturnino MartireLa chiesa parrocchiale costruita nel XIV secolo d. C. e dedica al patrono di Isili il martire sardo S.Saturnino la cui festa si celebra il 30 ottobre.
Il fabbricato ha la lunghezza dalla porta allo spigolo dell'arco del presbiterio di mt.22,60 la largh. mt.11,60, il presbiterio ed il coro occupano uno spazio di mt.6,60 per 5,75. L'altare maggiore di marmo fatto nel 1780 dal Rettore Antonio Puggioni, il battistero pure di marmo è stato fatto nel 1857 dal Rettore Licheri, le cappelle hanno tutti gli altari e la balaustra di marmo, quelle della parte del Vangelo sono dedicate alla Vergine Assunta in cielo ed a S.Pietro d'Alcantara, alla Madonna del Rosario, a San Clemente papa martire considerato come Contitolare. Quelle dalla parte dell'Epistola sono dedicate a S.Giuseppe sposo di Maria Vergine, al SS.mo Crocifisso ed al S.Cuore di Gesù e la terza è occupata dal Battistero. Gli altari delle cappelle del Rosario e del Crocifisso furono fatti dal Rettore Puggioni nel 1780, gli altri quatto dal Rettore Licheri nel 1857, il pulpito di bel marmo è fatto nel 1802, l'organo del 1748 fu donato dal Cav.Pietro Ghiani Mameli che l'acquistò dalla chiesa di S.Giuseppe di Cagliari. Nelle pareti della Parrocchia si osservano i quadri delle XIV stagioni della Via Crucis, che è stata eretta canonicamente dai Frati Minori il 15 marzo 1889. Nella Sagrestia si ammirano tre quadri; uno di N.Signora della Salute, uno di Maria Addolorata e l'altro è una stagione della Via Crucis (opera dello scultore) di qualche pregio. Le statue di qualche pregio sono quella della Madonna del Rosario, di S.Isidoro, di S. Pietro d'Alcantara, di N.S. del S.Cuore e del S.Cuore di Gesù. Dalla parte del Vangelo vi è una lapide che ricorda il Sacerd. Nicolò Satta morto il 2 gennaio 1889, dalla parte dell'Epistola un'altra che ricorda il Teol. Antonio Matta morto il 21gennaio 1878. Nella cappella dell'Assunta vi è un mausoleo fatto nel 1875 dal Cav. Pietro Ghiani Mameli per ricordare suo padre Francesco Ghiani Atzori morto il 26 luglio 1849 e l'avolo Saturnino Ghiani Atzeni morto il23 dicembre 1866. Nel campanile si ammira il campanone del peso di circa sei quintali che ha la circonferenza di metri 3,25 su cui vi è scritta l'invocazione << Sub tuum presidium confugimus Sancta Dei Genitrix, mortos deprecationes ne despicias si necessitutibus nostris, sed a periculis curretis libera nos semper Virgo gloriosas et benediat Opus Innocentis Iordani Napoletani Anno MDLXXXXI >> Le altre due campane sono state rifuse nel 1872 e nel 1890. La torre dell'orologio fu costruita nel 1830, la casa Rettorale è stata lasciata dal Rettore Vargiu nel 1760 anno in cui moriva. La parrocchia per i beni incamerati nel 1866 aveva una rendita sul Debito Pubblico dello Stato di £. 1.080 scheda dal sito mp net PER SAPERNE DI PIU' https://www.sites.google.com/site/isiliparrocchia/home/le-chiese-di-isili/chiesa-di-san-saturnino-martire San Giuseppe Calasanziofoto di Sergio Pianti
I lavori di costruzione della chiesa e del collegio degli Scolopi incominciarono nel 1661 e si conclusero intorno al 1747. Materiali poveri, insufficiente profondità delle fondamenta e l'umidità dovuta alla falda acquifera sottostante resero necessari frequenti interventi di manutenzione e restauro nel corso di tutta la storia dell'edificio. Interventi che furono talvolta approssimativi e perfino dannosi. Alcuni furono di carattere strutturale, indispensabili per impedire il crollo della parte anteriore della chiesa come la costruzione dei contrafforti sulla facciata, successivamente trasformati nelle due " Loggette ". Per la stessa ragione furono costruiti muri di tamponamento in ognuna delle prime cappelle di destra e sinistra. Nel 1884 la chiesa fù restaurata con sottoscrizione popolare. Allo stesso anno risalgono l'Altare maggiore in marmo e le balaustre dono del Cav. Pietro Ghiani Mameli. Sono dei nostri anni '60 e '70, i lavori che diedero alla chiesa il colore bianco e l'aspetto che aveva fino all'inizio del restauro attuale e che sostituirono il pavimento lastricato a " Tellas " con uno moderno. La chiesa era ormai chiusa da diversi anni quando nel 1987 la Regione concesse un contributo di 150 milioni e affidò la progettazione del restauro all'Ing. Italo Stagno. Dopo notevoli lungaggini burocratiche nel 1991, con l'attuale Amministrazione, vince l'appalto del 1° lotto dei lavori per 250 milioni l'impresa Contini (100 milioni sono aggiunti dal bilancio comunale), i lavori incominciano nel 1992 e sono di consolidamento esterno, dal cupolino alla base dell'edificio. Un secondo lotto di 178 milioni per completare il consolidamento esterno viene eseguito sempre dalla ditta Contini. Si scopre che le coperture delle cappelle erano state pericolosamente appesantite con tonnellate di detriti e coperte con tetti a spioventi mentre in origine erano a botte e a vela, vengono quindi alleggerite e riportate all'antico e accuratamente risanate, si intonaca tutto escluso la facciata. nel 1996 il 3° lotto per 350 milioni, impresa Cabua, si completa il consolidamento e la sistemazione finale interna ed esterna, si fà la nuova pavimentazione e si acquistano parte degli arredi. I Soprintendenti ai monumenti M.Dander, che dà l'incarico del restauro degli altari lignei settecenteschi alla ditta Marinozzi e Scarpellini seguendo tutto il corso dei lavori. scheda dal sito mp net PER SAPERNE DI PIU' https://www.sites.google.com/site/isiliparrocchia/home/le-chiese-di-isili/chiesa-di-san-giuseppe-calasanzio Santa Maria ImmacolataLa Cappella dedicata a Maria Immacolata è situata lungo il Corso Vittorio Emanuele Terzo, all’altezza del civico n. 100 ed è annessa all’asilo nido ed all'asilo infantile monumentale della Fondazione Giuseppe Orrù.
La Cappella è visitabile previa richiesta alle Suore. Il citofono è situato lungo l’adiacente Via San Mauro, all’altezza della Scuola materna Giuseppe Orrù. La Cappella apparteneva in passato alle Suore vincenziane. Attualmente a Isili sono presenti le Suore Figlie di San Giuseppe che provengono da Genoni. La fondazione della Famiglia giuseppina si è realizzata grazie all'intervento del Servo di Dio Padre Felice Prinetti, che diede loro il nome di Figlie di San Giuseppe, sullo stampo della sacra Famiglia di Nazareth. Era l'anno 1888 e il giorno 20 del mese di settembre sorgeva in Sardegna la prima Famiglia religiosa, con la benedizione dell'Arcivescovo Mons. Vincenzo Gregorio Berchialla. Venne nominata Superiora responsabile Madre Eugenia Montixi, nata a Isili il 20 agosto 1845. scheda dal sito della parrocchia di isili Santa Maria BambinaLa chiesetta di Santa Maria racconta di una storia ventennale di devozione mariana in seguito all'espansione urbana di Isili, nel rione denominato Zaurrai.
Signora Filomena, nota Mena, narra il fervore dei benefattori per la realizzazione della chiesetta e di quanto essi tengano alla venerazione del simulacro secentesco della Madonna di Zaurrai, festeggiata ogni anno l'otto di Settembre. In quest'occasione il simulacro mariano che sorregge il Bambin Gesù viene trasportato in processione per le vie di Isili. Signora Mena ci fa sapere altresì che il simulacro di Maria Bambina, presente all'interno della chiesa parrocchiale, appartiene ai fedeli di Zaurrai scheda dal sito della parrocchia di isili San MauroI ruderi della chiesa di San Mauro si trovano in un'area che anticamente era destinata a cimitero. Questa chiesa pare che fosse intitolata anche ai santi Isidoro e Antioco e le celebrazioni sarebbero continuate fino al 1830.
scheda dal sito della parrocchia di isili |
Le chiese campestri di Isili
Sant'Antonio da Padova, San Sebastiano
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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