LE CHIESE DI ALBAGIARA
Parrocchia San Sebastiano MartireLa parrocchia di san Sebastiano fu invece eretta fra il 1615 e il 1621 , divenuta parrocchia nel 1632.
Fu il canonico prebendato Francesco Noga a iniziare il 22 maggio 1615 la chiesa di San Sebastiano. Alla costruzione lavorarono maestri costruttori tra i più rinomati dell’epoca in particolare l’architetto Sassarese Ambrogio Zichina, che in seguito fece in noce gli attuali stalli del coro della cattedrale di Ales. La chiesa è lunga 23 metri, larga 6 e alta 7. Già nel 1635 aveva due cappelle, riconoscibili a quelle in prossimità del presbiterio e, come questo volto, voltate a crociera con gemma pendula in chiave. Il coro e le due cappelle precedentemente citate sono a volta solida, di stile gotico, a costoloni incrociati con rosone centrale, scolpiti con movimenti zoomorfi, fitomorfi, aniconici, le altre due cappelle, più recenti costruite intorno al 1705-1714 adiacenti alle precedenti hanno volta a botte, si affacciano sull’unica navata percorsa da tre archi diaframma e coperto da un tetto ligneo. L’edificio ha conservato alcuni arredi di pietra fra cui l’acquasantiera seicentesca con vasca di pietra sagomata ,policroma e cappotta di legno intagliato e dipinto, con plico dadiforme e la bella pila per l’acqua benedetta di arenaria modanata e scolpita a bassorilievi , con alto piedistallo a formelle fitoforme e catino di grande circonferenza a baccelli. Nelle cappelle alcuni altari a parete con colonne rudentate e nicchia con catino a conchiglia. È invece in legno il curioso altare maggiore del 700, opera di un maestro Gallo, restaurato e riportato all’antico splendore, recentemente,esattamente nel 2005, la base dell’altare maggiore risale al 1620 perfezionata nel 1647, mentre la parte superiore in legno modanato intagliato e dipinto in policromia, è del 1786 monumentale nell’artistica sincronia dei giardini, colonnine e pregiato tabernacolo e corona superiore. Il primo tabernacolo di legno era del 1632 (sostituito recentemente perchè completamente rovinato). È del 1662 la paratoria in noce, ideata dal maestro B.Cossu di Nurallao, recentemente restaurata che si trova nella sacristia. Gli oggetti sacri di maggior pregio sono gli argenti, fra i quali la croce processionale, dai caratteri tardogotici, in argento sbalzato e cesellato, eseguita probabilmente alla fine del600, il calice e la pisside, dalle linee pure ed eleganti, una più antica pisside marchiata con il punzone civico di Cagliari dove fu realizzata fra la fine del '500 e l’inizio del '600. Della prima metà del 600 la nostra parrocchia conserva inoltre la custodia dei vasetti per olii santi in argento, cesellato e fuso, turibolo architettonico d’argento sbalzato a traforo, secchiello e aspersorio sempre d’argento sbalzato, ostensorio d’argento laminato e inciso dorato. Della fine del 600 e inizio 700 sono infine alcune statue lignee, tra cui una di San Lussorio, proveniente dall’antica chiesa del santo. scheda dal sito del comune di albagiara San Pietro ApostoloFai clic qui per effettuare modifiche.
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