LE CHIESE DI ARBUS
Parrocchia San Sebastianofoto di Sergio Pianti
Le prime notizie documentate risalgono al 1591, in quel tempo la chiesa si presentava col tetto in legno, con la facciata bassa, senza campanile e cappelle, ed aveva bisogno di lavori. Erano in quell’anno procuratori della chiesa, Lorenzo Aru e Antioco Pittau, questi procuratori secolari, operavano alle dipendenze del clero ed a questi rendevano conto. Questi avevano il compito di reperire i fondi per il miglioramento della chiesa. Si iniziava così a raccogliere le offerte per mezzo dei “collettori”. Di questi primi collettori si conosce pure il nome: Antioco Zuddas e Niccolò Saba. Il 7 marzo 1591 vengono depositate le prime somme. Dopo due anni la somma depositata ammontava a 69 lire 16 soldi e 14 denari. Altre entrate si avevano dalle Obrerie delle feste, tolte le spese per le celebrazioni il resto veniva consegnato per i lavori della chiesa. I lavori andarono avanti fino al 1638. continua a leggere... PER SAPERNE DI PIU' http://www.parcodessi.it/parcodessi/export/sites/default/www/Schedario/A_chiesaSanSebastiano.html Beata Vergine Maria ReginaFai clic qui per effettuare modifiche.
Stella MarisFai clic qui per effettuare modifiche.
San Lussorio (scomparsa)Poco più avanti, nell’attuale piazza San Lussorio, vi era la chiesetta omonima, venne demolita nel 1956 per far posto alla piazza, ora interessata dai lavori di rifacimento. Secondo alcuni, la sua costruzione sarebbe antecedente la chiesa di San Sebastiano, ma questa tesi non è sorretta da documentazione, anzi, se ciò fosse vero, l’obriere di San Lussorio in occasione della festa che organizzava il 21 agosto avrebbe versato alla cassa di San Sebastiano il contributo per i lavori nella parrocchiale. Nel 1591 l’obriere di San Dòmino versa 14 lire, 7 soldi e 8 denari; l’obriere di San Michele versa 5 lire e 15 soldi. Non figurano tra i contribuenti né San Lussorio né Santa Croce.
La chiesetta era di dimensioni modeste, lunga 15 mt., larga 6 e munita di campanile a vela nella parte anteriore, terminava nella parte posteriore con un’abside circolare. La festa di san Lussorio, celebrata il 21 agosto aveva grande importanza per gli arburesi, era quello il periodo per stipulare o recedere contratti, saldare debiti e fare acquisti. Nei giorni della festa il mercato veniva invaso dai banchi di vendita e si facevano ogni sorta di affari. La chiesetta, venne utilizzata anche come locale scolastico, e parte proprio da qui l’idea dell’esproprio della chiesetta e dell’abitazione del sacerdote per far posto al caseggiato scolastico. continua a leggere Santa Croce (scomparsa)Tenendo come punto centrale “pratza de sa panga”, e considerando il punto più alto dell’area urbana attorno ad essa, in via Pellico, si può vedere una croce in ferro. Che significa questa croce? La chiesetta di San Lussorio non era l’unica nel centro abitato. In un documento del 1643 il Vicario Generale Cappai Castagner dà disposizioni per il rifacimento del tetto della chiesa di Santa Croce, perché vi si possa celebrare la S. Messa. Quindi è certo che nel 1643 vi fosse la chiesa di Santa Croce e che questa avesse bisogno del rifacimento del tetto. Non esiste nessun documento per datare la sua costruzione, ma come per San Lussorio, si può ipotizzare la sua presenza successiva a quella della chiesa di San Sebastiano. Santa Croce, a differenza di altre chiese non aveva rendite, tanto da dover dipendere dalla chiesa madre per le riparazioni. Forse questo è il motivo della sua scomparsa. L’obriere che la custodiva, quanto riusciva ne organizzava la festa il 14 settembre, altre volte l’organizzava a proprie spese. Santa Croce scomparve per disposizione del Vescovo Giuseppe Maria Pilo quasi sicuramente nell’anno 1763, i materiali recuperati come pietre e tegole vengono venduti e sul luogo dove prima sorgeva la chiesa viene innalzata una croce. E’ possibile che il luogo fosse quello della croce di via Pellico? Tale ipotesi si appoggia sull’eco giunta fino a noi dell’esistenza di un chiesa in prossimità della croce, ed anche perché il punto risulta quello più alto dell’area urbana della “pratza de sa panga”.
scheda dal sito del comune di arbus |
Le chiese campestri di Arbus
Nostra Signora d'Itria, Santa Barbara, Sant'Antonio di Santadi, Sant'Antonio da Padova (rudere), Sant'Antioco (rudere), Santa Sofia (rudere), San Domino (rudere)
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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