LE CHIESE DI SAMUGHEO
Parrocchia San Sebastianofoto di Maria Grazia Urigu
Non si sa con esattezza quando si dette inizio alla costruzione di questa chiesa, secondo alcuni ascrivibile al XV secolo, secondo altri al XVI. Secondo la tradizione popolare la costruzione era stata progettata 300 m più a ovest, e in quel punto si scaricava il materiale. Ma ogni mattina questo veniva immancabilmente trovato nel sito in cui attualmente sorge la chiesa. Pensando che a rimuovere il materiale fosse lo stesso santo e ritenendo che quella fosse la sua volontà, in quel punto fu cominciata la costruzione. Probabilmente il sardo era l’unica lingua che il vice parroco conosceva, perché risultano altri documenti da lui scritti e firmati in sardo, lingua abbastanza usata in quel periodo nei documenti ecclesiastici. Al Cocco si deve il completamento della fabbrica della parrocchia; e dovette essere abbastanza circostanziato nell’elenco delle opere eseguite e delle spese sostenute. Alcuni documenti ci informano che tante persone di Samugheo, specie se prive di eredi, facevano consistenti lasciti testamentari alla parrocchia, che, infatti, risultava abbastanza ricca. La chiesa parrocchiale fu ultimata sotto il rettore Ignazio Dessì che fu incaricato della guida della parrocchia nel 1663. Benché nell’elenco delle somme erogate per il completamento non si specifichi quale pare fosse da ultimare, è da presumere che si trattasse della fabbrica delle ultime cappelle laterali, giacché la volta della navata, la cappella di San Basilio ed il coro erano già state fatte dai predecessori del Dessì. continua la lettura... |