LE CHIESE DI BESSUDE
Parrocchia San Martinofoto di Paola Di
Nei primi decenni del 1600 (l'Angius indica il 1620) si costruì la nuova parrocchiale con i gusti tardo rinascimentali che si andavano diffondendo nella provincia dopo essere stati importati per la prima volta a Sassari nella costruzione delle chiesa di Gesù, e Maria (ora S. Caterina) alla fine del 1500 dai Gesuiti. Come a Sassari, permangono elementi gotici che si fondono con quelli classico-rinascimentali. La facciata, risponde alle novità stilistiche, ed è quindi a capanna con al centro il portone principale costituito da due lesene (finti pilastri leggermente sporgenti dalla linea di facciata) con sopra un architrave 'timpanato', ovvero uno spazio triangolare chiuso da una cornice modanata. In asse, ma più in alto, si apre una finestra con cornice rettangolare e con luce arcata. L'interno evidenzia il sincretismo stilistico (la miscela di stili diversi) tipico del 1600: l'aula ha volte a botte con lunghe lunette che le fanno apparire quasi a crociera, e le cappelle laterali hanno volte a botte ma semplici. Il presbiterio, a pianta quadra, ha volte a crociera costolonate, peducci e chiave pendula, com'era in uso nel gotico; ciò dimostra la difficoltà di applicazione delle nuove idee e la resistenza a mantenere modelli consolidati. Sull'altare maggiore vi è una grande pala d'altare dipinta con la scena di San Martino che dona metà del suo mantello; in un cartiglio posto in basso si indica che l'opera è stata eseguita l'8 luglio del 1863, quindi 16 anni dopo la costruzione della chiesa. Nella parrocchiale riposano il famoso latinista abate Carboni e l'arcivescovo mons. Cabras. scheda dal sito nurighe Santa Crocefoto di Giovanni Sotgiu
Da una relazione episcopale del 1688 risulta edificata per cui si presuppone che sia antecedente a tale data come conferma l'analisi strutturale: ha la facciata a capanna con cuspide timpanata; l'interno è ad aula con presbiterio della stessa larghezza, voltato a botte con piccole lunette costruite in funzione delle alte finestre. Conserva due altari, quello principale e uno secondario sulla parete sinistra, di tipologia classico-barocca, decorati in finto marmo. La pavimentazione in ottagoni di ardesia e tozzetti di marmo chiaro si riferisce a un rifacimento successivo al 1824 in quanto a tale data risulta "a contoni" di pietra nella relazione parrocchiale; nella stessa si indica la chiesa riedificata nel 1808, data di probabile ricostruzione della volta che oggi risulta infatti in parte di calcare (parte antica) e in parte di pietra vulcanica (parte riedificata). La sacristia, posta a sinistra del presbiterio, ha nella porta esterna un architrave con una scritta in parte abrasa: "Baingio Desera" scritta per tutta la lunghezza, e sotto "1..89"; se il secolo è il '600, dovrebbe trattarsi del 1689, quindi quest'ambiente, voltato a padiglione, è stato aggiunto dopo la visita pastorale. scheda dal sito nurighe San Leonardofoto di Giovanni Sotgiu
L'antica parrocchiale inizia a perdere l'attenzione del paese dopo la costruzione della nuova avvenuta nel 1620, per cui si avviò un lento ma inesorabile declino che la ridusse ad un rudere già alla metà del 1800 (il Casalis la indica rovinosa) nonostante nel 1834 in una relazione parrocchiale. sia presente come chiesa pertinente al cimitero e quindi ancora in uso. La buona qualità della muratura ne permette la conservazione della struttura portante e di alcune volte sino ai nostri giorni. In un articolo del 1951 della Nuova Sardegna l'architetto benedettino padre Agostino Lanzani la indica come un bell'esempio di architettura romano-gotica; e nel 1955, un altro articolo della Nuova, a cura dell'arch. Vico Mossa, ne evita la distruzione disapprovando l'idea dell'Amministrazione comunale di costruirvi un asilo. Un restauro, voluto negli anni 80 dall'allora sindaco Cabras e durato un paio di decenni, ha consentito di riportare il monumento all'attenzione e alla fruizione del paese. continua la lettura... PER SAPERNE DI PIU' http://xoomer.virgilio.it/filippez/bessude/zichi.html http://www.ssardegna.it/it/chiese-arte-e-architettura/cultura/storia-e-architettura/chiese-arte-e-architettura/san-leonardo.html |
Le chiese campestri di Bessude
Nostra Signora di Runaghes, San Teodoro (rudere), Santa Barbara (rudere)
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