LE CHIESE DI VILLACIDRO
Parrocchia Santa Barbara![]() La parrocchiale di Villacidro rappresenta un pregevole esempio di imitazione di forme artistiche importate dal più vasto ambiente culturale europeo.
L'elemento colto si evidenzia soprattutto nella scelta dell'impianto controriformistico dell'aula unica con tre cappelle per lato, nelle coperture a botte, nell'uso di ordini evoluti e attentamente proporzionati e nella scelta di temi decorativi della tradizione classica, come il capitello ionico e la lesena liscia. Dell'originaria cinquecentesca costruzione gotico-catalana la chiesa conserva il campanile e la ''capilla mayor'' dalla volta stellare, elementi che non furono interessati dal progetto di ristrutturazione commissionato nel 1670 da monsignor Pietro Vico. I lavori furono affidati al capomastro genovese Domenico Spotorno lo stesso che, in quegli anni, ristrutturava in forme barocche anche il duomo di Cagliari. Questa circostanza farebbe ipotizzare che non si trattasse di un architetto chiamato, in via eccezionale, per la cattedrale cagliaritana ma di un appaltatore esperto per lavori che richiedevano opere quali le cupole con i relativi pennacchi, volte a tutto sesto, trabeazioni eseguite sulla base corrente degli ordini classici che forse non risultavano altrettanto familiari ai pur bravi addetti ai lavori residenti nell'Isola. A giudicare dalla situazione attuale la parrocchiale di Villacidro risponde al modello cagliaritano nella disposizione dello spazio, distinto su tre diverse superfici, dove le parti laterali, campata dopo campata, presentano cupolette paragonabili, sebbene senza lucerne, a quelle del duomo di Cagliari. La facciata è costituita da una superficie piana conclusa da un coronamento a ''cappello di carabiniere''. Unici elementi decorativi sono il portale centrale con timpano semicircolare spezzato e stemma inserito nell'interruzione del timpano e una sovrastante apertura rettangolare. A d. della facciata è la torre campanaria costituita da tre ordini a pianta quadrata coronati da una balaustra e sormontati da un ordine a pianta ottagonale concluso da un cupolino ottagono rivestito in maiolica. La costruzione della torre campanaria iniziò nel 1639 ad opera del Mastro Paolo Andriola su iniziativa dell'arcivescovo Manchin di Cagliari e venne portata a termine nel 1659 da Mastro Antonio Dore. Nel corso del Settecento la parrocchiale si arricchì degli arredi più prestigiosi tra i quali emerge l'altare maggiore, opera raffinata di Giovanni Battista Spazzi, appartenente alle famiglie dei marmorari giunti in Sardegna dalla Val d'Intelvi nella seconda metà del XVIII secolo. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU' http://www.parrocchiasantabarbara.it/parrocchia.html http://www.parcodessi.it/parcodessi/export/sites/default/www/Schedario/chiesaSantaBarbara.htmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Barbara_(Villacidro) Parrocchia Sant'Antonio![]() foto di Sergio Pianti
Non conosciamo con esattezza la sua data di nascita , ma deve essere anteriore al 1700, perché già tra il 1760-1770 si parla di restauri effettuati per interessamento di Mons. Giuseppe Maria Pilo, Vescovo di Ales dal 1761 al 1785. In una carta di quel tempo, infatti, si legge : "Avendo Mons. Pilo che la Chiesa grande di Villacidro (S. Barbara) era molto distante per un gran numero di case e quindi disagevole alla sollecita amministrazione dei Sacramenti, si pose in animo di costruire ausiliare un’altra Chiesa, nella quale si conservassero con il dovuto culto e riverenza i conforti di Nostra Santissima Religione e fosse di maggiore comodità e utilità per il popolo. Pertanto esaminò quella che era dedicata a S. Antonio (si vede che ce n’erano anche altre di chiese a Villacidro in quel periodo)e trovandola situata in luogo molto comodo e opportuno , la scelse per il suo scopo e la restaurò in modo degno. Il 30 dicembre antecedente al capodanno del 1770 , a questa Chiesa volle trasportare la SS.ma Eucerestia e Olii Santi.Da quell’epoca, quindi, la Chiesa di S.Antonio diventò veramente una vice parrocchia di S. Barbara e vi si celebravano varie feste...". continua la lettura Parrocchia Madonna del Rosario![]() foto di Sergio Pianti
La chiesa, in cemento armato, è opera dell’ing. Ferdinando Spada, fu inaugurata il l'11 aprile 1981. Il primo parroco della parrocchia Madonna del Rosario di Villacidro fu don A. Pittau, nominato il 1° marzo 1974. Preso atto della mancanza di locali adatti, egli cominciò ad operare usando come sede daprima una casa privata, poi una casermetta di via Parrocchia, infine nel 1981 la chiesa della Madonna del Rosario. scheda dal sito villacidro.net Le Anime Purganti o Madonna del Suffragio![]() foto di Sergio Pianti
Si affaccia sulla piazza S. Barbara e la sua edificazione risale agli anni 1724-1728, come risulta da documenti conservati nell'Archivio Storico Diocesano di Ales, per ospitare la Confraternita delle Anime. Negli Statuti della Confraternita, compaiono trascrizioni di documenti, risalenti alla fine del XVI e all'inizio del XVII secolo, che ne attestano l'affiliazione all'arciconfraternita romana della "Beata Maria del Suffragio" officiante a Roma nella chiesa di S. Maria in via Lata. Infatti, prima che la Confraternita disponesse di una propria sede indipendente, è verosimile che si riunisse nella cappella dedicata alle Anime Purganti nella chiesa di S. Barbara. AI centro dell'altare è inserito un dipinto ad olio su tela attribuito al pittore napoletano Domenico Tonelli, databile alla seconda metà del Settecento. L'altare presenta un raro tronetto o espositorio eucaristico, di legno. L'Oratorio ospita la statua lignea policroma del Cristo alla colonna di un ignoto scultore del XVIII secolo, affine alle opere di Giuseppe Antonio Lonis (1720-1805), e la statua lignea del Redentore del XVIII secolo. La facciata è caratterizzata da una semplice cornice curvilinea di gusto barocco continua la lettura PER SAPERNE DI PIU' http://www.parcodessi.it/parcodessi/export/sites/default/www/Schedario/chiesaAnimePurganti.html Nostra Signora del Rosario![]() foto di Sergio Pianti
L'Oratorio del Rosario, dirimpetto alla chiesa parrocchiale di S. Barbara, per circa trecento anni è stato la sede dell'omonima confraternita istituita ai primi del Seicento e ancora oggi operante. L'edificio odierno conserva però ben poco dell'antica struttura, un tempo sicuramente di minori dimensioni. La chiesetta è caratterizzata dal loggiato addossato alla facciata, ricostruito negli anni '90 del secolo scorso per sostituire l'antico crollato nel 1960 a causa della neve. Il presbiterio è sovrastato da una cupola ottagonale risalente alla metà del XVIII sec. e realizzata su model lo di quella della Cattedrale di Cagliari. Dal 1998 l'Oratorio ospita il museo della Parrocchia di S. Barbara. La raccolta ci permette di ricostruire il clima socio - culturale di Villacidro dal XVI sec. fino a oggi e rivela una committenza vivace e varia attenta agli esiti artistici sia sardi che extrainsulari. Sono presenti arredi liturgici e altri legati alla pietà popolare, in particolare manufatti in argento e simulacri lignei. Molto significativo anche il secchiello per l'acqua benedetta. Tra le statue lignee non si possono dimenticare i due Crocefissi XV – XVI sec.); S. Antioco (XVII sec.); S. Giuseppe (XVII sec.); la Vergine del Rosario e S. Raffaele Arcangelo, entrambe del Lonis. continua la lettura PER SAPERNE DI PIU' http://www.parcodessi.it/parcodessi/export/sites/default/www/Schedario/chiesaNostraSignoraRosario.html Nostra Signora della Mercede (scomparsa)![]() Sotto la dominazione romana, dice il Cav. Manno, Villacidro era capoluogo di una provincia che s'intitolava dal suo nome. Negli ultimi anni del regno di Filippo II re di Spagna, e precisamente il 17 ottobre 1595, Lodovico Brondo ottenne l'investitura di Villacidro e Serramanna e loro territori: questo marchesato cadde il 19 giugno 1669, quando il marchese Antonio Brondo fu condannato a morte, con vari altri, per l'assassinio del vice re Don Emmanuele des los Colas, marchese di Camarassa. Sotto Vittorio Emmanuele I, dopo che questi si stabilì in Sardegna nel 1806, Villacidro fu una delle 15 prefetture nelle quali fu divisa la Sardegna, con Comandante militare, prefetto, viceprefetto, avvocato fiscale e segretario. Attualmente, come s'è detto, il comune di Villacidro e anche Capoluogo di Mandamento, ed il suo Municipio ha sede in un antico convento di Padri Mecedari, che il Comune acquisto dal Demanio e restaurò, anzi ricostruì ex novo nel 1874
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Le chiese campestri di Villacidro
Nostra Signora del Carmine, San Sisinnio, San Giuseppe, San Pietro Apostolo, Sant'Ignazio da Laconi, Santa Maria Figalba (rudere)
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