LE CHIESE DI URI
Parrocchia Nostra Signora di PaulisLa nuova chiesa di Paulis, attuale parrocchia, venne realizzata grazie all'interessamento del parroco don Pietrino Castagna alla metà degli anni Novanta.
Vi era sia il desiderio di onorare la Madonna omonima, che quello di sopperire alla mancanza, molto sentita, di un luogo di culto a lei dedicato nel territorio di Uri. I lavori di costruzione iniziarono nel 1991 (supervisionati dall'arch. Mura) e si conclusero quattro anni dopo con l’inaugurazione ufficiale, il 6 giugno 1996. L'edificio è formato da un campanile in cemento armato che si collega alla chiesa tramite due lunghi bracci dello stesso materiale, ed è abbellito da poderose campane acquistate con le offerte della popolazione. Il portone principale, in legno, ha una decorazione composta da una mezza luna di colore giallo e tre archi nella parte superiore. L’accesso è possibile anche tramite due porte laterali in legno, mentre diverse vetrate colorate decorano le finestre con stipiti in trachite. Il pavimento è in marmo di Orosei, mentre le pile decorate dell’acquasantiera sono state lavorate a mano da un artigiano di Uri. Gli arredi della chiesa sono composti da un tabernacolo, da alcune sedie decorate (utilizzate da sacerdote e chierichetti in occasione delle funzioni sacerdotali) e da un altare. Quest'ultimo contiene una scultura del Cristo Risorto, affiancata dalle reliquie della beata Antonia Mesina di Orgosolo e da quelle di San Giuseppe Cottolengo. Vi è inoltre una croce proveniente dalla chiesa di N.S. della Pazienza e la statua della Madonna di Paulis. La leggenda dice che fu Peppantoni, personaggio noto a Uri, a portare la statua della Madonna fin dentro il paese. Lo stesso Peppantoni è raffigurato assieme al parroco, don Pietrino Castagna, e al vescovo, don Antonio Vacca, in un dipinto posto di fronte all'altare. scheda dal sito coolturistika Nostra Signora della Pazienza (vecchia chiesa)foto di Anna Maria Giagheddu
La chiesa di Nostra Signora della Pazienza si trova nel centro storico del paese, in Piazza Vittorio Veneto, tradizionalmente chiamata Carrela ’e Cheia (strada della Chiesa). Venne costruita intorno al XVI secolo con il nome di Santa Maria e, dopo circa due secoli, intorno al 1700, per ragioni non ancora chiare prese il raro titolo di Nostra Signora della Pazienza. Da questo deriva la diffusione di questo curioso nome – Pazienza – ad Uri: numerose donne del paese, infatti, sono state così chiamate in onore della Madonna. L'edificio è costruito con blocchi di trachite ed è composto da una navata centrale e sei cappelle laterali. Le basi dei quattro altari – in stile barocco e restaurati nel 2006 – sono realizzate in pietra calcarea ricoperta da varie mani di intonaco; le parti sommitali sono eseguite con materiali lapidei diversi e decorate con stucchi policromi. Il pavimento è ricoperto di lastre in marmo grigio e consente l'accesso a quattro cripte sotterranee, utilizzate fino al 1840. Le pareti sono intonacate e coperte con marmi colorati. Il campanile, di forma ottagonale, ha una copertura a cupola e segni di diversi restauri. La cupola, in origine rivestita in maiolica e con una banderuola d’argento a forma di gallo sulla cima, crollò nel 1917 per una tromba d’aria. Anticamente, l’illuminazione della Chiesa avveniva con l’uso di lampade a olio e con una grande lampada centrale in argento, sospesa con una catena e sollevata con una carrucola. Un grosso intervento a metà del secolo scorso modificò definitivamente l’aspetto originario dell’edificio, nella forma in cui si trova attualmente. In prossimità dell’altare una targa del 1931 ricorda una dedica a Santa Lucia della famiglia Garroni; all’interno della chiesa, inoltre, è presente la lapide funeraria del rettore parrocchiale don Antonio Maria Figoni. scheda dal sito coolturistika PER SAPERNE DI PIU' http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Nostra_Signora_della_Pazienza Santa Crocefoto di Francesca Mallus
Il primo riferimento alla chiesa di Santa Croce si trova nelCondaghe di S. Pietro di Silki (documento monastico risalente all'età dei Giudicati sardi), insieme alla citazione dell’antico villaggio di Uri. In seguito, la chiesa (XII sec.) cambia il suo nome in quello di Santa Maria; sarà la chiesa parrocchiale del paese fino all’inizio del XV secolo, quando sarà sostituita dalla chiesa di Nostra Signora della Pazienza. Dopo un periodo di abbandono, verso la fine del secolo XV, la Confraternita di Santa Crocetrasferì qui la propria sede, dando nuovo splendore alla chiesa. La Confraternita si occupò del primo “restauro” dell'edificio, del quale si hanno numerose attestazioni documentarie a partire dal XVII secolo. Tra il 1791 e il 1800 venne aggiunta alla struttura una particolare volta a botte, detta "ad arco sardo". Attorno al 1840 la chiesa, ormai sconsacrata, fu utilizzata come aula della prima scuola elementare. Dopo l’Unità d’Italia cambiò ancora destinazione divenendo sede dei seggi elettorali. Durante la Seconda Guerra Mondiale e con lo scioglimento della Confraternita, la struttura iniziò un’altra fase di declino: utilizzata prima come accampamento militare, nel Dopoguerra divenne sala per il cinema parrocchiale. Dopo pochi anni, un crollo della volta stabilì il definitivo abbandono dell’edificio. Solo recentemente, dopo diverse azioni di ripristino e restauro, la chiesa di Santa Croce ha riacquistato la sua originale funzione; anche la volta, dopo varie fasi evolutive, prima ad arco ribassato (inizi XIX), poi a botte (1947-48), oggi si presenta ricostruita con un sistema a capriate lignee. La chiesa, edificata in pietra locale, ha la facciata a capanna e l’ingresso, posto sul lato ovest, mostra un portale con arco a tutto sesto che conduce ad un breve andito in cui è posta l’acquasantiera. Il campanile, a vela, sovrasta la facciata e mostra la piccola campana, suonata a mano ancora oggi. All’interno della chiesa, arredata con elementi essenziali, è possibile osservare tre cappelle, recentemente restaurate, decorate con stucchi dai colori ricchi e brillanti. Dal soppalco che sovrasta l’ingresso, accessibile tramite una ripida scala, è possibile godere della suggestiva visuale sull’intera navata e osservare i particolari costruttivi della volta a capriate. Attualmente nella chiesa di Santa Croce vengono regolarmente officiati i riti ed è possibile effettuare la visita previo appuntamento con la Confraternita. scheda dal sito coolturistika |