LE ALTRE CHIESE DI QUARTU SANT'ELENA
Santa Maria di CepolaLa chiesa "sancte Marie de Sapullo" fu donata nel 1089 da Gonario-Salusio II de Lacon-Gunale, sovrano di Cagliari, ai monaci vittorini di Marsiglia ed è attestata tra i loro possedimenti fino al 1218. Probabilmente eretta tra l'XI e il XII secolo, si presenta oggi compromessa da pesanti rifacimenti che ne alterano la fisionomia originale.
L'impianto è ad aula unica, in pietra calcarea tagliata in conci di pezzatura media e grande; la copertura è lignea. Della chiesa originaria rimane solamente l'abside e una parte del fianco S, nel quale si apre un portale. Il piano di camminamento è rialzato rispetto all'impianto romanico: questo ha causato una riduzione dello spazio nell'abside; vi si apre una monofora successivamente murata. Nelle pareti si conservano tracce di dipinti murali di difficile interpretazione e datazione. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU' http://www.comune.quartusantelena.ca.it/bene_culturale.php?cat=Monumenti&gen=Il culto&id=4801 http://web.tiscali.it/maurocampus/ http://www.fontesarda.it/quartu2/pages/cepola.htm San Pietro di PonteLa chiesa "sancti Petri de Pont" fu donata ai monaci vittorini di Marsiglia nel 1119 e compare ancora tra i possessi dell'ordine benedettino francese fino all'ultimo inventario del 1338.
La chiesa è mononavata. Le sue forme risalgono a una ricostruzione operata nel XIII secolo. La facciata è realizzata in calcare e arenaria, così come gli archetti sui terminali dei fianchi; il resto della struttura è in pietrame misto. L'aula è scandito da archi di fattura gotico-catalana. La facciata romanica culmina con un campanile a vela, al di sotto del quale si apre una bifora; una teoria di archetti divide orizzontalmente lo specchio. Ulteriore scansione si ha per mezzo di due lesene a soffietto che dalla base arrivano fino a metà della facciata, inquadrando il portale e spartendo la parte bassa dello specchio in tre settori: al di sopra del portale si trova una cornice modanata, mentre due file orizzontali di conci ospitano alloggi per bacini ceramici ormai perduti. Alcuni archetti del fianco S sono decorati con testa taurina o croce retta da una piccola mano. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU' http://www.comune.quartusantelena.ca.it/bene_culturale.php?cat=Monumenti&gen=Il culto&id=5401 http://web.tiscali.it/maurocampus/ http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Pietro_di_Ponte San BenedettoSituata nella via Marconi, la chiesetta venne eretta da maestranze locali verosimilmente alla fine del Trecento.
Al 1599 risale la documentazione piu' antica riguardo l'edificio che, nei secoli passati, era molto amato e frequentato; a riprova di cio' alcuni documenti riportano le numerose donazioni che ad essa venivano fatte. Gia' dal 1761 la chiesa si trovava nel centro abitato; dai documenti della visita pastorale del Vescovo di Cagliari del 1872 si legge come fosse ricca di arredi e officiata quotidianamente dai Padri Cappuccini del convento di S.Francesco. Adibita ad usi profani ai primi del '900, rimase in disuso per qualche tempo, fino a che fu restituita alla parrocchiale di S.Elena. Il semplice edificio e' costruito con pietrame e malta, rinforzato sui quattro angoli da blocchi di pietra squadrata. La facciata a capanna e' sormontata da un piccolo campanile a vela. Al centro di essa e sul lato destro si aprono due portali a sesto acuto, incorniciati da pietre ben lavorate. Due oculi, uno nella facciata e l' altro sulla parete opposta, danno luce all'interno. Quest'ultimo e' costituito da una sola navata dalla copertura a capriate e termina con un'abside semicircolare, circoscritta ad un arco a tutto sesto. Alcune opere lignee, come le statue di S. Benedetto e di S. Scolastica, opera probabile di artigiani sardi, il pulpito e la balustra, costituiscono gli arredi importanti della chiesetta, insieme alla campana dedicata al santo titolare che porta la data "A.D. 1717". La chiesa viene aperta al culto per la festa di S. Benedetto, che si celebra l'11 luglio e, di norma, nel mese di maggio, per la recita del rosario in onore di Maria Vergine. scheda dal sito web tiscali mauro campus PER SAPERNE DI PIU' http://www.comune.quartusantelena.ca.it/bene_culturale.php?cat=Monumenti&gen=Il culto&id=408 http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Benedetto_(Quartu_Sant'Elena) Sant'AgataLa chiesa si trova in piazza Azuni, nell'antico sito di Quarto josso ed e' annessa all'ex-convento dei Cappuccini. Venne costruita intorno alla meta' del XII secolo. Andato distrutto per motivi sconosciuti, l'edificio venne riedificato. Cio' nonostante la chiesa venne col tempo abbandonata.
Dal punto di vista architettonico la chiesa presenta una modesta facciata a capanna, nel cui centro si apre il portale rettangolare sovrastato da una lunetta a tutto sesto. La sua costruzione, insieme a quella delle cappelle e ad altre modifiche fu opera dei monaci che le diedero cosi' l'attuale aspetto alla "cappuccina". Dell'edificio gotico restano i prospetti laterali, visibili solo nelle parti superiori, e quello posteriore. L'interno, a una sola navata, ha la volta a botte. Dal lato sinistro si accede al convento, mentre sulla destra si sviluppano la sacrestia, il coretto dei frati e le tre cappelle, sotto le quali vi sono le tombe di altrettante famiglie di benefattori quartesi. Nella chiesa sono rimasti solo pochi degli arredi originali tra cui il dipinto di S.Felice da Cantalice (XVII sec.) recentemente restaurato. scheda dal sito web tiscali mauro campus PER SAPERNE DI PIU' http://www.comune.quartusantelena.ca.it/bene_culturale.php?cat=Monumenti&gen=Il culto&id=5201 http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=19433&v=2&c=2488&c1=2123&t=1 http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant'Agata_(Quartu_Sant'Elena) Sant'EfisioLa chiesa si affaccia sulla omonima piazzetta tra via Garibaldi e via XX settembre, nelle vicinanze del mercato civico.
Dedicata ai Ss. Efisio e Sebastiano viene costruita nel 1728, con il lascito testamentario della benefattrice quartese Maria Piras. La facciata e' estremamente semplice ed e' conclusa da un campanile a vela a due luci; essa si restringe a meta' altezza, terminando in un rettangolo compreso tra due volute e chiuso in alto da due cornici modanate. Il portone quadrato, circoscritto da una cornice in pietra, e' sovrastato da un oculo. La chiesa ha una sola aula, con volta a botte spezzata da tre sottarchi, l'ultimo dei quali separa la navata dal presbiterio coperto da una cupola ottagonale. Il tamburo quadrato che sorregge quest'ultima e' sottolineato da una cornice modanata che, ai quattro angoli, si appoggia su mensole recanti delle teste umane molto stilizzate. Due sono maschili e due femminili, due con copricapo nobiliare e due con il copricapo sardo. Si pensa che queste ultime siano le effigi della benefattrice e del marito, mentre per le teste coronate si possono formulare solo ipotesi attribuendole a nobili del tempo. Dagli alti contrafforti sono state ricavate due cappelle, una per lato. Sulla destra della navata si apre la sacrestia la cui volta a botte e' abbellita con un medaglione coi simboli dei Santi Efisio e Sebastiano. Una stanza sulla sinistra, costruita in epoca successiva e usata dalla disciolta confraternita di S. Efisio, e' ora in disuso. Numerosi arredi arricchiscono l'ambiente, tra cui delle piccole statue lignee di scuola napoletana e altre di abili intagliatori locali. Ai lati dell'altare troviamo le statue dei santi patroni situate in nicchie rococo' realizzate in pietre di vari colori da esperti scalpellini del luogo. scheda dal sito web tiscali mauro campus PER SAPERNE DI PIU' http://www.comune.quartusantelena.ca.it/bene_culturale.php?cat=Monumenti&gen=Il culto&id=3603 http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant'Efisio_(Quartu_Sant'Elena) San Francesco (Buon Pastore)Fai clic qui per effettuare modifiche.
Il CenacoloFai clic qui per effettuare modifiche.
Oratorio della Anime (sconsacrata)Adiacente alla parrocchiale di Sant’Elena, sorge l’ex Oratorio delle Anime, oggi sede della Confraternita del Rosario. Fu costruito tra il 1754 ed il 1755 in funzione di cappella e ossario dell’antico cimitero, dedicato anch’esso alla Santa imperatrice. L’atto notarile per la sua costruzione fu stipulato il 34 agosto 1754 tra il procuratore delle chiese Giuseppe Angelo Cadelano e Francesco Manca, muratore cagliaritano residente a Quartu. Divenne poi l’Oratorio di Bonaria, poiché il canonico Giuseppe Durzu, parroco di Sant’Elena, lo concesse all’omonima confraternita, istituita nel 1879. L’unica navata, breve e stretta, ha la volta a botte impostata sui muri perimetrali sovrastati da una cornice percorsa da dentelli classicisti. In essa si affacciano tre cappelle tramite archi a tutto sesto sottolineati da una modanatura a toro, quale adorna l’arco che immette nel corpo cupolato, centro del cruzero. La cupola è ottagonale, come la lanterna finestrata che la conclude e il tamburo cui si raccorda con pennacchi triangolari. Del transetto rimane solo il braccio sinistro voltato a botte, profondo quanto le cappelle, ma di esse più alto. La facciata, dove si aprono la porta rettangolare e la sovrastante finestrella ottagonale, è conclusa da un terminale a duplice inflessione coronato al centro da un semplice campanile a vela. L’oratorio accoglie attualmente, entro il suo altare ligneo (fine sec. XIX), il simulacro in legno intagliato e policromato della Madonna di Bonaria, realizzato da artista napoletano nel 1873. Entrambi provengono dall’adiacente basilica di Sant’Elena, che li custodiva sin dall’origine nella prima cappella a destra. Informazioni tratte da “Guida alla Basilica di Sant’ Elena” di Ida Farci. Visite guidate a cura della Confraternita del Santissimo Rosario con la partecipazione degli alunni delle classi III e V D dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Brotzu” Sezione Liceo Scientifico, prof.ssa Caterina Spiga.
scheda dal sito monumenti aperti PER SAPERNE DI PIU' http://www.comune.quartusantelena.ca.it/bene_culturale.php?cat=Monumenti&gen=Il culto&id=604 |
Le chiese campestri di Quartu Sant'Elena
Sant'Andrea, Nostra Signora del Buoncammino, San Forzorio, San Luca
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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