LE CHIESE DI NUCHIS
(frazione del Comune di Tempio Pausania)
Parrocchia Spirito Santo![]() La chiesa parrocchiale di Nuchis, dedicata alla Pentecoste, si presenta con un'ampia facciata in granito chiusa in alto da un timpano a doppio inflesso, con in basso un portale architravato sormontato da una finestra quadrangolare. L'interno è a navata unica coperta a botte rinforzata da sottoarchi che la dividono in tre campate sulle quali si aprono altrettante cappelle per parte, ugualmente voltate a botte. In fondo è chiusa da un presbiterio quadrato voltato a botte non in linea con l'asse dell'aula. Sul retro, al lato del presbiterio, si erge la torre campanaria a canna quadrata divisa in cinque livelli dei quali l'ultimo costituisce la cella campanaria. Al suo interno, nell'altare maggiore, trova posto una grande tela ottocentesca raffigurante la Pentecoste, mentre nella seconda cappella a sinistra un grandioso Crocifisso - un tempo presso la chiesa di S. Croce - del XV secolo con braccia snodabili.
La fabbrica è forse cinquentesca, anche se un rimaneggiamento - forse consistente nella costruzione degli archi diaframma che un tempo reggevano un tetto a due falde - fu fatto nel 1706, data riportata nel portale del lato destro.Il campanile venne invece eretto nel 1725, come riporta un'epigrafe con le iniziali del suo costruttore "U.I.", anche se poi fu rimaneggiato con l'aggiunta della cella campanaria nel 1889, data che potrebbe essere indicata pure per la copertura a botte dell'aula, anche se secondo alcune fonti l'edificio subì un rifacimento tra il 1797 e il 1802. Sulla finestra in facciata è infine incisa un'epigrafe che riporta forse le iniziali del costruttore o costruttori al momento di impossibile interpretazione: "M.F.M. A.L.O.". scheda dal sito archgall.it Santi Cosma e Damiano![]() Il santuario dei Santi Cosma e Damiano venne fondato nel 1529 dopo una peste, ricostruito nel 1835 e restaurato nel 1945. Interamente in granito con facciata a spioventi e campanile a vela sulla sommità, è ad aula mononavata, con volta a botte divisa da cinque arcate. Gli affreschi sono di Carlo Armanni.
Nonostante gli interventi di restauro l'insieme possiede un suo pregio architettonico, rilevabile nelle linee rustiche della tradizione costruttiva sarda e nell'unità conferitagli dall'uso della grigia pietra granitica. La collocazione in uno spazio tenuto a giardino e l'inserimento nella cornice paesaggistica della montagna gallurese contribuiscono ad attribuire al luogo un certo pregio ambientale. scheda dal sito sardegna cultura PER SAPERNE DI PIU' http://www.archgall.it/cosmadamiano.html Santa Croce![]() L'oratorio di S. Croce di Nuchis presenta un frontone parzialmente occultato dalla strada principale con una finestra quadrangolare e un campanile a vela. L'interno è a navata unica divisa in due campate da un arco diaframma, con la prima campata occupata da una cantoria.
Non abbiamo notizie certe circa la fondazione dell'oratorio anche se si può presumere sia seicentesco. Secondo il canonico Pes l'oratorio sarebbe stato interamente rifabbricato nel 1840 con i conci della scomparsa chiesa di S. Margherita. scheda dal sito archgall.it San Salvatore![]() Click here to edit.
Il Purgatorio![]() L'oratorio del Purgatorio presenta una facciata a capanna con campanile a vela e portale architravato sormontato da un piccolo rosone. L'interno è a navata unica divisa in campate da archi diaframma reggenti una copertura a due falde.
L'oratorio fu fondato nella prima metà del Settecento dal rettore di Nuchis Giovanni Piga, il quale compilò il suo testamento nel 1752 e morì nel 1754. Un ante-quem quindi è certamente quello della visita del 1745, quando l'oratorio risulta già edificato e dotato di arredi. L'oratorio costituiva una cappellania laicale dotata di rendite lasciate in eredità dallo stesso canonico Piga col suo testamento. Il primo capellano fu Giovanni Piga minore a cui seguì Giovanni Agostino Demurtas e Giovanni Loriga, sempre nello stesso secolo XVIII. scheda dal sito archgall.it |
LE CHIESE DI BASSACUTENA
(frazione del Comune di Tempio Pausania)
Parrocchia di San Pietro Apostolo![]() Si trova adiacente la via principale, al centro del paese di Bassacutena, circa 700 abitanti, frazione del comune di Tempio Pausania e, in parte, anche di Luogosanto.
In origine era una delle tante chiesette campestri, tutte uguali, fatte edificare da Pio XI, per la cura pastorale dei residenti nelle campagne. Fu edificata nel 1931, su un appezzamento di terreno di circa 1000mq, donato da un abitante del luogo, Pietro Filigheddu, in onore del quale fu poi intitolata a San Pietro apostolo. Consacrata nel mese di novembre dell’anno successivo; in origine era sotto le dipendenze del parroco di San Pasquale, il quale si recava periodicamente a Bassacutena per celebrare le Messe e distribuire i sacramenti. Con il tempo, in conseguenza dell’aumento della popolazione si rese necessaria la costituzione della parrocchia. Il vescovo Carlo Re, in data 16 giugno 1960, emanò il relativo decreto costitutivo, mentre il riconoscimento da parte dell’autorità civile avvenne qualche mese dopo, il 6 febbraio 1961. L’edificio subì un intervento di ampliamento nei primi mesi del 1964; qualche anno dopo, nel settembre 1978, iniziarono i lavori per la costruzione della casa parrocchiale. Nel 1995 furono eseguiti diversi lavori sia all’esterno che all’interno dell’edificio: in particolare fu sostituito il vecchio altare e rifatto il tetto. Oggi, dopo l’aggiunta del porticato, non conserva quasi più niente della primitiva struttura. Sotto la giurisdizione della parrocchia di Bassacutena, che è abbastanza ampia, ricadono le chiese campestri di San Giacomo di Calcinagghju, Santa Maria di Camporotondo e San Giovanni del Liscia, in comune di Tempio Pausania; San Paolo di Lu Mocu, San Lussorio, Santa Maria e San Simplicio di Lu Macchjetu, in territorio di Luogosanto. La festa patronale ha luogo il 29 giugno. scheda dal sito gallura e anglona fotoblog |
Le chiese campestri di Bassacutena
San Giacomo, Nostra Signora delle Grazie, San Giovanni Battista
[per saperne di più visita www.chiesecampestri.it]
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